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Bari, infiltrazioni mafiose nel mercato delle slot. Sequestrati  beni per 600mila euro a barese

A Bari infiltrazioni mafiose sul mercato delle slot. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni del valore di circa 600mila euro nei confronti di un barese appartenente al clan Capriati.

L’uomo sarebbe stato riconosciuto ‘socialmente pericoloso’, nonché condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso ed estorsione. Nei suoi confronti risultano pendenti diversi procedimenti penali riguardanti i reati di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, illecita concorrenza con minaccia e violenza, entrambi aggravati dal metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e ricettazione.

Le indagini hanno consentito di smascherare un ampio e diffuso sistema di malaffare a Bari e nei comuni limitrofi per imporre il noleggio delle apparecchiature da intrattenimento delle società riconducibili a un imprenditore barese, che si avvaleva del supporto illecito delle organizzazioni criminali.

L’uomo oggi coinvolto era il «rappresentante» del clan Capriati e per il suo ‘impegno’ nel controllo del mercato delle slot machine percepiva una somma mensile di circa mille euro per collocare i congegni in esercizi pubblici della provincia. L’uomo avrebbe poi utilizzato le somme di denaro per investimenti  immobiliari e finanziari, intestando beni a propri fiduciari.

La Redazione

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