Mentre a Palazzo di Regione la giunta decide che la legge dell’Emilia Romagna sul gioco va attuata (http://cifonenews.comma3.com/emilia-romagna-manghi-legge-sul-gioco-va-attuata/), a Bologna gli operatori del settore scendono in piazza in attesa della manifestazione generale che si terrà il 3 dicembre.
I manifestanti chiedono un confronto con il presidente Bonaccini sulla necessità di procedere ad una modifica della legge regionale n.5 del 2013 in quanto “estremamente lesiva dei diritti delle imprese e che rischia soprattutto di provocare il licenziamento di circa 10.000 lavoratori”. Già qualche giorno fa l’avvocato Modugno, referente dell’associazione Res Cogitans, e in prima linea nella difesa dei lavoratori del comparto, scriveva: “È necessario in questo particolare momento, ridare dignità e speranza ai tanti lavoratori che rischiano di ritrovarsi senza lavoro. L’auspicio è quello di condividere insieme con le istituzioni un percorso innovativo ed efficace di riforma della norma di contrasto della ludopatia”. Tra i manifestanti anche i rappresentanti di Sapar, Utis e Agisco, tutti concordi sul fatto che si tratti di una “norma che rischia di essere inefficace alla luce delle modifiche avvenute nel comparto del gioco e dell’interpretazione normativa di alcuni comuni nello specifico sulla mappatura dei luoghi sensibili che trasformerebbe la norma pensata per la razionalizzazione dei punti gioco in una norma espulsiva del gioco pubblico legale”.
La Redazione