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Camera, Bosi sul gioco d’azzardo: “Va tutelato attraverso il suo ridimensionamento”

Al dibattito alla Camera su “La pandemia da azzardo. Il gioco ai tempi del Covid: rischi, pericoli e proposte di riforma” è intervenuto Andrea Bosi, assessore alle legalità del comune di Modena. I numeri del gioco d’azzardo in Emilia Romagna sono preoccupanti: 1554 euro la cifra pro-capite in puntate d’azzardo registrata nella regione nel 2021. Numeri destinati ad aumentare nel 2022 secondo i dati del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm). L’Emilia Romagna è la quinta regione per spesa nel gioco d’azzardo con un totale di 111,7 miliardi di euro l’anno. Numero appunto che crescerebbe a circa 140 miliardi di euro in giocate, favorite anche dal lavoro della criminalità organizzata che si occupa sia di gioco d’azzardo legale che illegale.

L’amministratore modenese, numero due di Avviso pubblico, associazione nazionale contro mafie e corruzione spiega: “Il ruolo diretto di Regioni ed enti locali è assolutamente imprescindibile per questo argomento perché le regole che l’Italia si dà investono da vicino gli enti territoriali. La loro compartecipazione al gettito erariale non ci sembra sia una risposta corretta alle criticità legate al dramma rappresentato dalla dipendenza, ma rischia semmai di alimentare un circuito vizioso. Riteniamo – chiosa Bosi – che sia inconciliabile quanto si propone la legge delega: combattere la dipendenza da gioco d’azzardo mantenendo l’attuale gettito erariale garantito dall’attuale mercato. Il gioco legale va tutelato attraverso il suo ridimensionamento, nel numero dei punti vendita e nell’offerta di tutti i giochi”.

La Redazione

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