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Casinò Sanremo, Moroni (Ugl): “Nessuna firma di rinnovo contratto di lavoro”

Nessuna firma di rinnovo contratto per i lavoratori del Casinò di Sanremo. A dichiararlo Massimiliano Moroni, segretario dell’Ugl Terziario: “Il sindacato Ugl non ha firmato nessun rinnovo del contratto di lavoro e, al momento si parla solo di una ipotesi di accordo, nella quale le parti concordano di sottoscrivere un documento allegato, denominato ‘Piattaforma di rinnovo della parte economica’, contenente alcuni aspetti relativi alla retribuzione fissa, ad alcune voci variabili, e la modifica degli articoli 7, 19 e 20. Il nostro contratto di lavoro – prosegue – consta di 75 articoli e l’ipotesi di accordo firmata si limita a citarne una dozzina, di cui solo una decina novellati con accordo, e di cui due firmati da solo due sigle sindacali. Come si può dichiarare – tuona Moroni – che al Casinò di Sanremo è stato firmato il contratto collettivo? Come si può dichiarare che i dipendenti del Casinò hanno un nuovo contratto collettivo aziendale di lavoro?”

“Potrebbe essere  prosegue – che abbiamo capito male noi e, nel caso, siamo fiduciosi che qualcuno ci chiarisca i dubbi al fine di fornire corretta informazione ai nostri iscritti. Non occorre riaffermare la nostra posizione a riguardo, entrando nei dettagli tecnici e complessi di questi aspetti contrattuali, ma è necessario ribadire quale sia stata la nostra attività sindacale: prima abbiamo ascoltato le proposte dell’azienda e le abbiamo riportate agli iscritti; poi abbiamo ascoltato il parere e le osservazioni dei lavoratori e le abbiamo fedelmente verbalizzate e consegnate all’azienda. Personalmente – va avanti Moroni – ritengo accettabile la piattaforma dell’azienda per due ordini di motivi: sono state recepite alcune, le più rilevanti, delle richieste della nostra iniziale piattaforma contrattuale, redatta anch’essa sulla base delle istanze dei nostri iscritti. Non si può accontentare tutti, in particolare istanze aventi carattere di corporativismo. Ma la mia opinione personale nulla vale rispetto alla volontà dei Dipendenti, ai quali riteniamo sia un obbligo dovuto quello di concedere l’ultima parola in sede di Direttivo aperto a tutti gli iscritti. Abbiamo ritenuto ineludibile il ricorso allo strumento dell’organo sovrano – termina il segretario dell’Ugl – trattandosi peraltro di decisioni di enorme rilevanza sul presente e sul futuro di tutti lavoratori. Il nostro sindacato, comunque, adotterà tutte le iniziative possibili a tutela della volontà espressa dai dipendenti in sede di direttivo”.

La Redazione

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