L’Amministrazione comunale di Cesena ha escluso dai sostegni alle imprese quelle che hanno al loro interno slot e vlt. Non è la prima volta che accade, né il primo comune a decidere di escludere il gioco d’azzardo dalle agevolazioni fiscali.
Questa volta è la giunta comunale cesenate che ha approvato per il 2019 l’intervento a sostegno delle imprese ‘Contributi correlati alle imposte locali pagate (No tax area)’, mettendo a disposizione 150 mila euro di contributi (http://www.comune.cesena.fc.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/42362). Così, tutte le aziende costituitesi e che abbiano avviato un’attività nel periodo compreso tra il 1 ottobre 2016 e il 30 settembre 2019 potranno richiedere il rimborso di imposte come Imu, Tasi, Tari, Cosap. A tal proposito l’assessore allo Sviluppo economico di Cesena, Luca Ferrini, ha spiegato: “Con la conferma della ‘No tax area’ la Giunta ha inserito un aiuto economico anche in riferimento alle attività artigiane – come gelaterie o chioschi – e agli esercizi di vicinato. Questo nell’ottica di un incentivo non solo per il centro storico ma anche per le piccole imprese attive nei quartieri. Gli sgravi fiscali, grazie ai quali i beneficiari risparmieranno tutte le tasse comunali, premiano anche le imprese che assumono nuove risorse e quelle guidate da under 40”.
L’avviso pubblico, che sarà reso noto nel corso di questa settimana, si rivolge alle categorie dei possibili beneficiari che rispecchiano gli obiettivi assunti dall’amministrazione: valorizzazione del centro storico, sostegno all’imprenditoria giovanile e promozione dello sviluppo occupazionale. Nel concreto si tratta di imprese, esercitanti in forma individuale o societaria, con sede legale e/o operativa nel Comune di Cesena, operanti nei settori del commercio, pubblici esercizi, artigianato, agricoltura o altre attività di servizio che nel periodo compreso dal 1 ottobre 2016 al 30 settembre 2019 abbiano aperto nuove attività o trasferito l’attività esistente nell’ambito dell’area del centro storico (escluse le ditte e le imprese come compro oro o che hanno al loro interno slot e vlt o che vendono “apparecchi/distributori automatici”, tabacchi o sigarette elettroniche, armi, munizioni e materiale esplosivo, articoli per soli adulti (sexy shop); e ancora agenti di commercio, procacciatori d’affari, promotori finanziari, istituti bancari, agenzie di leasing, attività finanziarie e assicurative, imprese e agenzie immobiliari, commercio su aree pubbliche (ex commercio ambulante).
La Redazione