“Oggi si dice che le criminalità organizzate sparino di meno e per questo meno siano pericolose. Al contrario, quando le mafie sparano di meno diventano più pericolose, perché la Confederazione generale italiana dell’artigianato (CGIA) parla di un volume d’affari diretto delle criminalità organizzate di 50 miliardi, l’Eurispes arriva fare una stima di 200 miliardi considerando le infiltrazioni nell’economia legale.
I numeri vanno guardati: due anni fa in Commissione antimafia sentimmo il procuratore di Palermo, che ci disse che il 5 per cento del fatturato delle criminalità organizzate proviene da attività illecite non volute dalla società civile (pizzo, estorsioni e racket), il 25 per cento da attività illecite volute dalla società civile (droga, prostituzione e gioco d’azzardo) e il 70 per cento da economia legale. Nel 2021 sono state vendute 35.000 aziende nel nostro Paese e chi allora aveva la liquidità per comprarle? Sicuramente dovremo fare un lavoro di accertamento e di analisi, partendo però sempre dalla presunzione d’innocenza, cosa che negli ultimi anni in questo Paese si è andata perdendo.
Anche da un punto di vista internazionale, per capire che cos’è diventata la criminalità organizzata, negli Stati Uniti il Federal Bureau of investigation (FBI), ha detto che solo due anni fa la criminalità organizzata negli Stati Uniti ha riciclato due miliardi di dollari in bitcoin sui videogiochi dei nostri figli e questo dà la misura e la lunghezza d’onda di come si muovono le criminalità organizzate nel mondo”. Lo ha dichiarato in Aula al Senato il senatore Gianluca Cantalamessa della Lega durante la discussione dell’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere che avrà tra i propri compiti anche quello di “valutare la congruità della normativa vigente per la prevenzione e il contrasto delle varie forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, del riciclaggio e dell’impiego di beni, denaro o altre utilità che rappresentino il provento delle attività della criminalità organizzata mafiosa o similare, con particolare attenzione alle intermediazioni finanziarie, alle reti d’impresa e al sistema lecito e illecito del gioco e delle scommesse, verificando l’adeguatezza delle strutture e l’efficacia delle prassi amministrative, e indicare eventuali iniziative di carattere normativo o amministrativo ritenute necessarie, anche in riferimento alle intese internazionali, all’assistenza e alla cooperazione giudiziaria”. (https://www.pressgiochi.it/comm-antimafia-cantalamessa-lega-il-25-del-fatturato-delle-criminalita-organizzate-proviene-da-droga-prostituzione-e-gioco-dazzardo/109044)
La Redazione