Il Covid-19 paralizza l’Italia e il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte firma un nuovo decreto e mette il Paese in quarantena: scuole e università chiuse fino al 15 marzo, campionato di calcio a porte chiuse per un mese, stop a tutti gli eventi affollati. Per tutti distanza di sicurezza di un metro. La Federcalcio conferma che le gare di Serie A si svolgeranno a porte chiuse a causa dell’emergenza da Covid-19: “Tenuto conto delle disposizioni emanate e delle ulteriori indicazioni ricevute dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e salvaguardare la salute pubblica, al fine di evitare l’interruzione della competizione sportiva, nonché di assicurarne lo svolgimento e consentirne la conclusione, la Figc ha disposto con apposito provvedimento, fino a nuova determinazione, che si giochino a porte chiuse tutte le gare organizzate dalla Lega Serie A”. Gli sport di base in palestre o piscine sono ammessi solo se rispettano le norme di igiene e sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Decisioni senza precedenti. “La situazione è grave, chiederò a Bruxelles la massima felssibilità”, dice il premier, che agli italiani promette: “Ci rialzeremo, come dopo il ponte Morandi” (https://www.repubblica.it/politica/2020/03/05/news/coronavirus_nuovo_dpcm_firmato_da_conte-250285482/). Il decreto si rivolge ai sindaci, enti territoriali e associazioni di categoria che hanno l’obbligo di promuovere la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico, offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone. Nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico devono essere messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nonostante continuino a crescere i contagi, superata la soglia dei tremila, aumentano altresì le guarigioni: ieri la percentuale dei casi guariti è salita all’8,95 per cento. Parliamo di 116 casi su un totale di 276.
La Redazione