Il mondo cerca di mettersi al riparo ma il covid sembra correre più veloce del mondo. Ieri in Italia si sono registrati 21.994 contagi da Coronavirus su 174.398, tamponi, che portano il totale a 564.778 casi dall’inizio dell’epidemia. Secondo l’ultimo bollettino del ministero della Salute le vittime nelle ultime 24 ore sono state 221 che portano il conteggio dei morti a 37.700. In Italia ci sono ad oggi 255.090 casi positivi: di questi sono 13.955 i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi, mentre sono 1.411 quelli in terapia intensiva. “Stiamo facendo una più che discreta scommessa e tra dieci giorni sapremo se l’avremo vinta oppure persa”. A dirlo, in un’intervista alla Stampa, è Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario al Sacco. “Potrebbe andare bene, ma anche male – ha aggiunto Galli – Se la curva non si flettesse ci troveremmo in una situazione difficile da gestire, e già ora in diverse regioni non si scherza checché molti ne dicano. Non ci sono studi su situazioni simili. Qualsiasi cosa dica sarebbe una semplice opinione. Solo il lockdown ha funzionato, il resto è sperimentazione e scopriremo solo vivendo come andrà a finire” ha chiarito l’infettivologo ricordano che anche se la curva scendesse, poi si dovrebbe agire “non ripetendo gli errori estivi, dunque mantenendo molte prudenze e limitando alcune attività. Anche i contatti con l’estero andrebbero vigilati, perché non siamo un’isola felice separata dal mondo”. Intanto il governo si prepara al peggio, pronto a usare anche gli ospedali militari per aumentare il numero dei tamponi oltre a prevedere l’ intervento dei medici militari negli ospedali e negli ambulatori come già accaduto nella prima fase della pandemia.
La rassicurazione sui vaccini arriva dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel intervistato da Rtl France: “Secondo le nostre informazioni, ci auguriamo che tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo, 3 o 4 vaccini possano essere gradualmente disponibili. L’ex primo ministro belga ha precisato che “la Commissione europea, a nome degli Stati membri, ha firmato numerosi contratti per garantire che quando i vaccini saranno disponibili, potremo beneficiare delle dosi di cui abbiamo bisogno”. Michel ha poi ribadito che non sarà una “bacchetta magica” che permetterà di vaccinare tutti in una volta.
La Redazione