Weekend di shopping sfrenato pre natalizio, assembramenti in tutte le città italiane. Una situazione al limite del sopportabile in piena pandemia da Covid che, nelle ultime 24 ore ha fatto ancora 484 vittime e 17.938 casi. Altissimo il numero dei contagi in Veneto, 4.092, mentre Zaia tuona: “La gente non ha paura di morire”. A fronte di quanto è accaduto nel weekend, il Governo pensa a una nuova stretta per tutta l’Italia con una zona rossa (o arancione) per limitare gli spostamenti ed evitare un nuovo boom di contagi da Covid-19, con l’arrivo della terza ondata a gennaio. L’Italia potrebbe diventare una grande zona arancione ma, tra le ipotesi, al vaglio ci sarebbe anche l’ipotesi estrema di una zona rossa nazionale proprio per i giorni di festa e forse anche per il weekend precedente al Natale. Poche deroghe sulla possibilità di spostarsi, solamente per i comuni più piccoli, con al massimo 5mila abitanti.
In mattinata si deciderà sulle nuove misure di contenimento. L’ipotesi è quella di chiudere esercizi commerciali e locali pubblici nei giorni festivi. Vuol dire, in sostanza, chiudere bar, ristoranti, pasticcerie e negozi nei giorni festivi e prefestivi. Rimarrebbero aperti solo farmacie, tabacchi ed edicole. Le chiusure potrebbero scattare già dal 19 o dal 20 dicembre. Anche se potrebbero pure slittare ai giorni più a ridosso del Natale.
Tuttavia “È presto per dare anticipazioni sulle eventuali nuove misure anti-Covid allo studio per Natale, che verrebbero cavalcate e creerebbero sicuramente ulteriore scompiglio nella popolazione” ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai 3, aggiungendo: “rimango della mia idea: l’impostazione che abbiamo oggi, in cui avremo spero tutte le regioni gialle per Natale, ma con le chiusure che sono state definite, con il blocco anche” degli spostamenti “fra i Comuni, rimane”.
La Redazione