Fumata bianca in Sicilia: approvata la legge regionale sul gioco. Dopo tre anni, l’isola era l’ultima regione rimasta senza una normativa, approvata finalmente, mercoledì 7 ottobre, all’unanimità con 38 voti favorevoli dall’Assemblea regionale siciliana.
Il testo, intitolato “Norme per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo”, è il risultato dall’accorpamento di tre proposte – “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico” a firma di Giancarlo Cancelleri (MS5), “Disposizioni di legge contro il gioco d’azzardo per la protezione dei minori e le dipendenze patologiche” di Margherita La Rocca Ruvolo (Udc) e “Norme per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze patologiche da gioco d’azzardo, abuso di alcol e droghe” di Antonio Catalfamo (FdI) (http://cifonenews.comma3.com/ars-sicilia-ritorna-allesame-il-ddl-sul-gioco/).
Nel testo è contemplato il divieto d’apertura di centri di scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro, nonché la nuova installazione di apparecchi, ad una distanza minima dai “luoghi sensibili” fissata in 300 metri per i comuni con meno di 50mila abitanti, 500 metri per i comuni con più di 50mila abitanti. Prevista anche l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul disturbo da gioco d’azzardo al fine di conoscere e monitorare il fenomeno e di valutare l’efficacia delle politiche messe in atto per contrastarlo. L’Osservatorio collaborerà con i competenti organi dello Stato e con le forze di polizia nella lotta al gioco illegale.
La Regione rilascerà, a cura dei Comuni, agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che sceglieranno di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo lecito il marchio regionale “Slot? No grazie!”; i Comuni possono prevedere forme premianti per chi aderisce al progetto. Ai Comuni la competenza dei controlli, tramite la Polizia locale sui locali, al fine di evitare la diffusione del fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo e di garantire il monitoraggio.
La Redazione