ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Duecento firme sui banchi del Senato per salvare le aziende del settore gioco

Duecento firme sui banchi della Commissione Finanze per salvare centinaia di aziende del settore gioco legale. Gli operatori delle slot vogliono una risposta chiara dalla politica così, a gennaio, le imprese di gestione delle AWP hanno sottoscritto e inviato una petizione al premier Conte, oltre che al presidente della Camera e a quello del Senato.

Nel testo si fa riferimento ai “5 aumenti del PREU sugli apparecchi da intrattenimento comma 6/a del 110 T.U.L.P.S. le così dette AWP (Amusement With Prize) o new slot, ben 4 volte in 12 mesi – 19,25% – 20,6,%, 20,95% , 21,6%, con una tassazione effettiva che aveva raggiunto oltre il 71,5%, e ora un nuovo aumento al 23,85% previsto dall’art.1 comma 732 del D.L. Bilancio che ha corretto il D.L. Fiscale, che era già alto al 23 %, raggiungerà una tassazione di oltre il 77%, visto che a PREU va aggiunto anche lo 0,8% per ADM e senza tener conto  degli ulteriori costi di connessione. La relativa nuova diminuzione del pay out dal 68% al 65% , non avendo concluso il precedente cambio di percentuale dal 70% al 68% e non essendo stato concesso un periodo transitorio, come già lo scorso anno rendono impossibile la sopravvivenza delle imprese” Gli operatori non comprendono “come sia stato concesso un regime transitorio e proroghe a determinate categorie per le nuove tassazioni, vedasi le cosi dette “sugar tax e plastic tax”,  ma si comprende benissimo come il loro slittamento abbia determinato l’ulteriore aggravio e sconsiderato aumento del PREU sulle AWP e una strana diminuzione del medesimo su un altro prodotto di gioco, ben più aggressivo come le VLT, dove il PREU  è stato abbassato dal 9% previsto dal D.L. Fiscale all’8,5% del D.L. Bilancio”. Duecento firme per chiedere “che le istituzioni operino per garantire la tutela sociale, le entrate erariali, combattere l’offerta illegale e salvaguardare la salute dei cittadini tutelando la filiera del gioco legale, le imprese e i relativi dipendenti e o collaboratori, evitando  ogni ulteriore inasprimento della pressione fiscale con norme capestro a salvaguardia del gestore che opera nel settore con passione e volontà ogni giorno, osservando le leggi che lo Stato italiano ha dato dal 2004 e che ora il medesimo Stato o meglio la compagine governativa attuale costringe a una assai probabile chiusura”.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video