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Faggiani sulla dislocazione delle sale da gioco: “Evitare ‘zone rosse’ che lasciano spazio all’illegale”

  Domenico Faggiani, membro dell’Osservatorio sul fenomeno del gioco d’azzardo della Regione Lazio, ha espresso alcune osservazioni su quanto emerso dal “Progetto di ricerca sul disturbo da gioco d’azzardo nella Regione Lazio” curato dal Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale. Una fra tutte quella sulla dislocazione delle sale da gioco. “Nel report finale dell’interessante lavoro – sottolinea Faggiani – si afferma che il numero più elevato di esercizi ad alta concentrazione di apparecchi da gioco si riscontra nelle zone ad alta deprivazione e che i più grandi esercizi (bingo e sale giochi) si trovano per lo più nelle zone deprivate e vicino alle vie ad alta percorrenza.
Questo è certamente un dato di fatto, riscontrabile anche in altre regioni. Sorprende però che, insieme a questi dati, ci si sia dimenticati di chiedersi quanto le legislazioni regionali, in particolare quelle relative alle distanze dai c.d. luoghi sensibili, abbiano inciso sulla dislocazione degli esercizi. Ed ancora più sorprendente – evidenzia Faggiani – risulta leggere le dichiarazioni “allarmate” di politici regionali, che erano presenti anche nelle passate legislature, e che ora chiedono a Rocca, Presidente del Lazio, ed alla sua Giunta, che si sono appena insediati, di riferire al Consiglio regionale. La speranza è che il Parlamento approvi presto la legge che contiene anche la delega per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici. Con la successiva emanazione del o dei decreti delegati si potrà procedere a fissare, a livello nazionale, le linee per una efficace prevenzione del DGA, per il contrasto al gioco dei minori e più in generale ad ogni forma di illegalità. Sarà altrettanto importante definire regole chiare per la pianificazione della dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco al fine di avere una distribuzione omogenea ed evitare così che si creino “zone rosse”, che lasciano poi spazio al proliferare del gioco illegale su tutto il resto del territorio”.

La Redazione

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