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Gioco d’azzardo: in Italia si spende un miliardo di euro al mese per le slot machine

Ogni mese gli italiani sperperano un miliardo di euro in slot machine e videolottery. Sono i dati di uno studio di Avviso pubblico, effettuato a partire dai risultati della spesa sul gioco d’azzardo nel territorio italiano resi noti dall’Agenzia delle Dogane e dei monopoli il 4 gennaio scorso. Come riporta il quotidiano de L’Espresso, questi elementi rilevati e pubblicati per le 8 mila città italiane grazie alla possibilità fornite dal nuovo regolamento in materia di diritto d’accesso, permettono di segnare una completa mappatura territoriale della dipendenza da gioco che ha messo in ginocchio il nostro Paese negli ultimi anni.

La spesa totale dei due tipi di gioco legale in Italia ammonta a 15 miliardi e 800 milioni. Tali dati equivalgono alla somma complessiva delle giocate sottratte alle vincite. Le slot machine e le videolottery raffigurano più della metà della Raccolta nel nostro Paese (49 miliardi su un totale di 96,1 miliardi rilevati in Italia nel 2016). Per quanto riguarda la spesa pro-capite annuale misurata sul numero di cittadini attivi nel gioco d’azzardo, si valuta che un maggiorenne su due giochi almeno una volta in un anno, per una somma di 25 milioni di soggetti tra giocatori causali, appassionati e anomali.

Una comparazione tra i dati registrati nel 2016 e nel 2017 rappresenta una crescita della Spesa al di sotto dell’1%, ma che suscita apprensione. Non tanto per la crescita in sé, ma per quello che sorge: le decisioni degli Enti locali, le campagne di sensibilizzazione pilotate con le associazioni, l’aumento d’attenzione sulla tematica rilevata negli ultimi anni, pur delimitando le conseguenze della grande diffusione del gioco d’azzardo stenta a far trasmettere su tutto il territorio del nostro Paese il messaggio inerente ai rischi e alle ricadute sociali, sanitarie ed economiche del caso.

A cominciare dai dati resi noti dall’Agenzia dei Monopoli, Avviso Pubblico ha redatto una classificazione, per provincie e comuni, delle Uscite pro-capite. In testa tra le province abbiamo Prato con 749,22 pro-capite, Rovigo con 508,93, Sondrio con 481,15 e Olbia-Tempio con 479,99. Mentre tra i comuni, oltre a Prato ed Olbia si piazza sul podio della classifica Bolzano, succeduta da Piacenza, Rovigo, Sondrio, Frosinone ed Alessandria. Inoltre, bisogna segnalare anche i fenomeni di alcuni comuni che hanno manifestato un concreto decremento della Spesa, misurata in proiezione su tutto il 2017:  Cremona con -23,2%, Verbania con -22%, Aosta -17,15%, Biella -15,30 e Campobasso con -14,75%.

In attesa che lo Stato si manifesti dell’abbassamento dell’offerta di gioco, Regioni ed Enti locali hanno eseguito un ruolo di sostituzione di frenare le ricadute della grande offerta da gioco sulle zone (si rilevano circa 800 mila persone affette da ludopatia in Italia), tramite mezzi a loro disposizione.

Katia Di Luna

Giornalista freelance

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