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Il comparto gioco a Montecitorio difende il diritto al lavoro

Si danno appuntamento oggi, alle 14.30 in piazza Montecitorio, gli operatori del gioco di Stato per difendere il diritto al lavoro e manifestare contro gli ultimi provvedimenti in materia di gioco contemplati da Manovra di bilancio e decreto fiscale.  A chiamare tutti a raccolta è l’associazione Sapar, (http://cifonenews.comma3.com/distante-non-esiteremo-a-dare-battaglia-gualtieri-bugiardo/) che con un comunicato (https://www.sapar.it/2019/12/16/domani-17-dicembre-sapar-in-piazza-montecitorio/) invita il comparto a scendere ancora una volta in piazza per denunciare l’incompetenza di una classe politica che sta determinando la fine di un settore produttivo, quello del gioco di Stato. Cinquemila piccole e medie aziende e 150mila dipendenti: sono questi i numeri di una filiera che significa legalità e occupazione sul territorio, ma che a gennaio sarà smembrata sotto il colpo dell’ennesimo aumento della tassazione previsto dalla Legge di Bilancio 2020. 

“Scenderemo nuovamente in piazza Montecitorio – sottolinea il presidente di Sapar Domenico Distante – per far sentire al governo un’unica voce, quella di tutti gli attori del gioco pubblico che oggi vedono compromessa la possibilità di portare avanti le proprie attività e salvaguardare migliaia di posti di lavoro. Non possiamo più consentire al Governo di impedire di esercitare attività legali svolte nel pieno rispetto delle regole cedendo a reiterati prelievi dalle tasche delle imprese e dei lavoratori. Perché se il gioco fa male, fa male tutto: e allora il Governo mostri almeno per una volta un minimo di coerenza, uniformando norme e tassazioni per tutte le offerte di gioco, non solo per le slot. Il futuro peraltro non è affatto roseo: nella Legge di bilancio per il 2020 è stato inserito un bando per il rinnovo delle concessioni che così come concepito, darà il colpo di grazia alla microimprenditorialità del settore. Pertanto chiediamo pubblicamente al Governo – conclude Distante – l’apertura di un tavolo di confronto, tante volte preannunciato e mai attuato, che porti ad un riordino nazionale dei giochi, vista l’incertezza e frammentazione normativa a livello regionale, e che dia certezze una volta per tutte alla programmazione per le piccole e medie imprese. Per far questo domani manifesteremo uniti in un appello corale che richiede la massima partecipazione”.

La Redazione

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