ultime notizie

Attualità, Attualità e Politica, Cultura, Economia, Editoriale, Gaming, Giurisprudenza, In Evidenza

Restyling: Cifone News Blog

Attualità, Attualità e Politica

Richiesta di processo per Luciano Canfora perchè “diffamò” Giorgia Meloni. Il sostegno delle associazioni

Attualità, Attualità e Politica, Gaming

Al Senato il convegno ‘Nuovo allarme ludopatia con l’apertura di nuove sale da gioco’

Attualità, Forze dell'ordine

Bari, inchiesta su truffa per ottenere fondi pubblici di ‘Garanzia Giovani’. Perquisizioni

Attualità

Continuano a tremare i comuni flegrei. Circa 90 terremoti in 24 ore

Attualità, Forze dell'ordine, Gaming

Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Il tricolore sul dorso del proprio cavallo. Il flash mob lanciato dall’ippodromo Breda

“Domenica delle Palme, 5 Aprile, alle 12, in tutta Italia guidatori, allenatori, proprietari, allevatori, artieri, maniscalchi, veterinari, gestori di ippodromi, e di maneggi, si fermeranno per 1 minuto ad abbracciare il proprio cavallo (a causa della quarantena, potranno farlo solo pochissimi addetti ai lavori, purtroppo), in segno di amore, amicizia e di pace (come il simbolico ramo d’ulivo benedetto e distribuito dal Santo Padre). Inoltre si stenderà la bandiera italiana sul dorso del proprio cavallo (in alternativa si può sventolarla nella propria scuderia) in segno di fratellanza ed unione con tutta l’Italia che sta soffrendo”. E’ questa l’iniziativa lanciata dall’ippodromo Breda di Padova (http://cifonenews.comma3.com/linvito-di-celin-al-mondo-ippico-a-non-mollare/). A renderlo noto Sergio Celin, portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa che invita il mondo dell’ippica a dare un segnale di pace in un momento di buio, quello che il mondo intero sta vivendo a causa della pandemia da Covid-19. Un flash mob voluto dai guidatori, allenatori e le maestranze dell’Ippodromo “Breda” di Padova, Remigio, Luca, Luigi e Lorenzo Junior Talpo, Antonio Castiello, Pasqualino Esposito Senior, Fabio e Renzo Scantamburlo, Roberto Scuoppo, Mario Greco, Gianfranco Cardin, la famiglia Parussati, Mauro Nardo, Andrea Pasquato, Lorenza Felice, Mia Torvinen ed Enrico Zanetti. Sono costoro che continuano a far sì che l’ippodromo Breda esista “pur tra mille sacrifici personali ed economici e paure. Anche in questo terribile periodo – scrive Celin – non fanno mancare la dovuta assistenza agli oltre 50 cavalli. Sicuro di interpretare anche l’amicizia della dott.ssa Roberta Ravello che, in questi giorni sta realizzando un enorme lavoro di raccolta firme, tramite la sua Associazione “Horse Angels”, per la tutela ed il mantenimento dei cavalli da corsa che rischiano altrimenti di fare una brutta fine a causa del perdurare di questa immane tragedia che ha sconvolto il mondo intero e che ha messo in ginocchio molti proprietari di cavalli. Il flash mob intende coinvolgere anche tutti gli ippodromi e gli operatori ippici italiani (oltre alla Fise e tutti i vari sport equestri, che se desiderano unirsi a noi, ne saremo immensamente grati ed entusiasti!)che a causa della devastante e drammatica crisi dovuta al coronavirus,vedono in gravissimo pericolo l’esistenza stessa di tutta la filiera ippica italiana (cavalli in primis!), con intere famiglie che saranno ridotte alla fame. Al tutto si aggiungono i “cronici” ritardi nei pagamenti scaduti da mesi da parte del Mipaaf! Gent.ma Sig.ra Ministra – scrive Celin – il cavallo fin dai tempi della preistoria ci ha insegnato a “camminare” e senza di lui, saremmo ancora dei “cavernicoli”! E’ sempre stata una garanzia al nostro fianco (anche se spesso non ce lo meritiamo!), non ci ha MAI abbandonato, nonostante sia stato costretto dall’uomo a subire le più atroci sofferenze. Quanti cavalli sono morti massacrati nel corso delle guerre, lanciati contro i carri armati, usati come cibo, come “kamikaze”, morti di sete nel deserto, costretti a morire nella barbarie della corrida, nei vari palii, usati come servizio d’ordine per le strade, negli stadi, nelle manifestazioni più violente, drogati, macellati a piacimento, eppure rimangono SEMPRE fiduciosi al nostro fianco, in attesa solo di una nostra carezza, che li ripaghi di tutto l’amore che ci offrono! L’Ippica per sperare di “resuscitare” deve solamente affidarsi al suo principale protagonista: il CAVALLO e SOLO da lui può ripartire. In questo periodo in cui tra noi umani dobbiamo “evitarci”, il cavallo, al contrario, possiamo accarezzarlo, sentire il suo odore, il calore del suo corpo, il suo cuore battere, non ci evita e non ha paura di noi (anche se spesso dovrebbe “averla”!) anzi, è una certezza in tutte le nostre fragilità e debolezze!”.

La Redazione

Condividi

Articoli correlati

Video