Il tribunale collegiale di Imperia ha assolto, per non aver commesso il fatto, Alessio Alberigo, accusato di essere uno dei mandanti dell’incendio avvenuto, il 2 novembre 2015, alla sala scommesse Eurobet, di via del Collegio, a Imperia, in seguito alla cui esplosione (provocata da una saturazione dei gas della benzina) persero la vita due cugini albanesi, Albert Jakupaj e Aranit Ismajlukaj, di 19 e 29 anni (https://primalariviera.it/altro/esplosione-con-2-morti-alla-eurobet-di-imperia-assolto-alberigo-non-era-mandante/). Nei confronti di Alberigo venivano contestati i reati (in concorso) di: incendio doloso, morte quale conseguenza di altro delitto e detenzione materiali esplodenti. Era il 2 novembre del 2015, quando, nella sala si verificò un’esplosione provocata da una saturazione dei gas della benzina: un 19enne morì sul colpo, suo cugino, di dieci anni più grande, dopo qualche giorno di agonia al Centro Grandi Ustionati di Genova. Secondo gli inquirenti, all’origine del gesto, “vi era l’intenzione di lucrare sul risarcimento che avrebbe dovuto essere riconosciuto da parte della compagnia assicurativa” per un totale di oltre 100 mila euro. Un altro socio è stato condannato in Appello a 4 anni. Un terzo socio, invece, non venne mai indagato. Nello stesso processo sono già stati condannati anche un cliente abituale (3 anni, in secondo grado) e un terzo cugino delle due vittime (considerato il ‘palo’ e sopravvissuto all’attentato), che ha patteggiato 1 anno e 6 mesi.
La Redazione