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L’Abbate: “Ippica, l’obiettivo è quello di riaprire subito”

Da più parti erano arrivate in questi giorni, pressanti, le richieste d’aiuto per un settore già troppo in crisi prima ancora che arrivasse il Covid-19: l’ippica (http://cifonenews.comma3.com/covid-dalesio-alla-bellanova-urgente-confronto-per-il-rilancio-dellippica/). A rispondere nel Digital panel organizzato da Gioconews.it e dedicato a “L’Ippica, la filiera dimenticata?”, è il sottosegretario alle Politiche agricole con delega all’ippica, Giuseppe L’Abbate: “Il problema principale – prosegue – è che siamo stati costretti a un lockdown molto più ampio. Il primo Dpcm ci aveva consentito di proseguire le corse a porte chiuse, ma poi siamo stati costretti a fermare tutto, altrimenti non si può fermare il virus. Le nostre vite cambieranno fino a quando non ci sarà il vaccino e dobbiamo pensare alla fase 2 tenendo presente che i nostri stili di vita saranno diversi da quelli avuti fino a prima dell’emergenza. L’obiettivo resta quello di riaprire subito, in quanto sappiamo qual è lo stato del settore, sappiamo che c’è gente che, se non ci sono corse, non percepisce stipendio. Se questa è la volontà, in alternativa stiamo valutando di introdurre uno strumento normativo che ci consenta, come Mipaaf, di usare le somme dei montepremi per poter effettuare dei ristori ai mesi di inattività”.

E ancora: “il ministro Nunzia Catalfo sta lavorando perché nel nuovo decreto ci sia la possibilità di accedere alla richiesta di contributo da 600 euro anche per quelle persone che per un motivo o per l’altro non avevano potuto farlo, una misura che interessa anche il settore ippico, che ha categorie che non sono ben definite”. Si sta inoltre “lavorando per semplificare le procedure di pagamento, così che ci sia la possibilità di avere il pagamento dei premi a 60 giorni per almeno l’80 percento di essi. Il restante 20 percento è riferito a casi che hanno problemi come l’invio di fatture che provocano blocchi e che vanno verificati uno per uno”. E l’obiettivo finale “è di riformare interamente il settore. C’erano diverse opzioni alle quali stavamo lavorando. Siamo riusciti a firmare il decreto di anticipo delle sovvenzioni agli ippodromi, oggi al vaglio della Corte dei Conti. Questo ci consentirà negli anni successivi di effettuare l’anticipo non ad aprile-maggio ma anche a gennaio febbraio. Stiamo lavorando su diverse cose nonostante le difficoltà. Siamo tutti in smart working il che rende le cose più complicate, anche per un settore che non era pronto per lo smart working, stiamo portando avanti il lavoro e speriamo di ripartire con le attività quanto prima”.

La Redazione

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