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Odg Dl Energia: “Governo si impegni a sostenere le sale bingo”

Il forzista Mauro D’Attis e i deputati di Fratelli d’Italia Davide Galantino e Tommaso Foti hanno presentato due odg identici al Decreto Energia in cui si chiede al Governo di adottare iniziative, “alla luce del suddetto aumento dei costi di gestione dovuto all’incremento dei prezzi delle forniture energetiche” “volte a sostenere l’esercizio delle concessioni delle sale bingo e la relativa occupazione, chiarendo la non debenza dei canoni di concessione relativamente a tutti i periodi di integrale chiusura per prevenzione epidemiologica”.

Come riporta Gioconews, i deputati chiedono al Governo di considerare che “analogamente ad altri settori, quello dei giochi in concessione statale ha già subito pesanti effetti economici e finanziari dalle prescrizioni di integrale sospensione delle attività per l’emergenza epidemiologica per quasi 12 mesi tra il 2020 ed il 2021, che hanno determinato una drastica riduzione dei ricavi nell’ultimo biennio, a fronte di ristori non superiori al 2-3 per cento”, e che “le attività maggiormente colpite sono quelle delle sale bingo, i cui esercenti devono far fronte ad incomprimibili costi per il mantenimento delle infrastrutture di esercizio delle concessioni, nel rispetto degli adempimenti convenzionali, tra i quali, in particolare, rilevanti costi energetici per le esigenze di salute e tutela dei consumatori e di sicurezza”.

“Molte delle circa 200 sale bingo stanno interrompendo l’attività”, spiegano i deputati, ed “è presumibile la imminente chiusura di sale fino ad un terzo delle attuali, con esigenza di ammortizzatori sociali e potenzialmente perdita del lavoro di almeno 3.000 occupati tra dipendenti dei concessionari ed indotto. L’interruzione di attività delle suddette sale avrebbe conseguentemente effetti anche sul gettito erariale diretto ed indiretto, senza considerare i costi per ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori, stimabili in oltre 30 milioni annui per la suddetta previsione di uscita dal lavoro. A fronte dell’impossibilità da parte dell’Amministrazione di bandire nuove gare per la riattribuzione delle concessioni di gioco per la raccolta del Bingo”, spiega il testo degli Odg, la legge n 147 del 27 dicembre 2013 “dispone, per ogni singola sala, il versamento della somma mensile di euro 7.500 da parte del concessionario in scadenza che intenda altresì partecipare al bando di gara per la riattribuzione della concessione;

Nonostante il decreto legge n.18 del 17 marzo 2020 abbia disposto che “non è dovuto il canone […] a decorrere dal mese di marzo 2020 e per tutto il periodo di sospensione dell’attività”, i deputati ritengono fonte di dubbi interpretativi questa disposizione, soprattutto dopo la fine dello stato d’emergenza, il 31 marzo scorso, e considerando che “da quanto rilevabile dal Bilancio dello Stato 2022-2024 (legge 30 dicembre 2021, n. 234 – Stato di previsione dell’Entrata, cap. 2340), gli importi derivanti dalla corresponsione di suddetti canoni per i periodi di chiusura delle attività descritte non sono previsti negli importi di competenza, cassa od in forma di residui attivi”.

La Redazione

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