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Su aumento Preu, Chiodo (CNI): “È arrivato il momento di agire uniti”

Prevista per mercoledì 23 ottobre alla Camera dei deputati una conferenza stampa fortemente voluta dall’associazione Sapar a fronte dell’ultimo rincaro Preu previsto dalla manovra 2020. Aumenti che dovrebbero portare nelle casse dello Stato circa 560 milioni di euro, risorse per la copertura della manovra finanziaria e della legge di bilancio. Immediata la reazione del presidente Sapar, Domenico Distante, che nei giorni scorsi aveva dichiarato: “Un altro durissimo colpo inferto a migliaia di imprese del settore. È l’ulteriore conferma che c’è un preciso disegno di questo governo il quale, alla stessa stregua di altri Esecutivi, attraverso sistematiche tassazioni, intende cancellare definitivamente il comparto del Gioco di Stato, in particolare quello degli apparecchi da intrattenimento. Le misure previste dalla manovra di bilancio appena varata tra cui l’ulteriore aumento del Preu (il prelievo unico erariale) a carico di gestori e operatori, pur di far cassa, rappresentano l’anticamera del fallimento per migliaia di piccole e medie aziende con pesantissime ricadute sul futuro di circa 150 mila lavoratori”.

Anche il Cni fa sapere che sarà presente alla Camera assieme a Sapar e alle altre sigle del comparto. Il presidente Chiodo Gianmaria a tal proposito ha dichiarato: “Credo che ora non siano più importanti le sigle associative ma urge una totale unione tra tutto il comparto, una coesione che faccia leva sul buon senso politico. Siamo al limite del collasso e sinceramente non capisco per quale motivo quando si devono trovare fondi si prenda sempre e solo la strada dell’automatico (awp e vlt) già eccessivamente tassato e ridotto oramai quasi al default economico di migliaia di piccole e medie imprese. È arrivato il momento di agire uniti e coesi per il bene di tutto il settore”.

La Redazione

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