Dista meno di 250 metri da una scuola, quindi da un luogo sensibile. E’ questa la motivazione per cui il Tar di Lecce ha respinto il ricorso di una società alla quale è stata negata l’autorizzazione Tulps ex articolo 88 per l’apertura di una sala scommesse a Taranto.
“Complessivamente – si legge nell’ordinanza del Tribunale riportata da Jamma – il legislatore statale e regionale ha inteso contrastare e prevenire il fenomeno della ludopatia dettando un’articolata disciplina normativa multilivello, che ha inciso anche sulla distanza minima necessaria di sale e centri scommesse rispetto a “luoghi sensibili”, ovvero luoghi frequentati da fasce più vulnerabili: in primis giovani e giovanissimi, nonché persone affette da patologie.[…] E, invero, nel caso di specie, risulta ampiamente e correttamente accertato che i locali in questione si trovano a meno di 250 metri di distanza, misurati nel modo prescritto, sia dal c.d. plesso XXXX, che, da più di vent’anni, è sede anche di una Scuola primaria oltre che di una Scuola dell’infanzia, sia da una struttura sanitaria (attualmente operativa) del XXXX e, segnatamente, dalla XXXX di Taranto”.
La Redazione