Applicate in Trentino le regole previste dalla legge in materia di contrasto al gioco approvata nel 2015 e ufficialmente entrata in vigore ieri. Rimosse tutte le slot dei bar e tabacchi vicini ai luoghi sensibili (entro 300 metri), ossia circa 80% di quelle attualmente presenti sul territorio provinciale. A Trento ci sono circa 170 esercizi che dispongono delle macchinette. Per sale giochi e scommesse il provvedimento diventerà esecutivo invece nel 2022. “In queste ore – ha dichiarato alla stampa locale Mauro Eccel, responsabile del reparto di polizia amministrativa e sicurezza urbana – ci siamo concentrati molto sulle richieste di informazioni e le domande degli esercenti interessati da questa prima fase di rimozione. Entro la prossima settimana contiamo di aver portato a termine una sessantina di controlli per verificare il rispetto del provvedimento. Servono diversi giorni – aggiunge Eccel – almeno un mese per poter concludere l’iter. In questo momento ci sono alcune difficoltà oggettive nel rimuovere le slot: questa è la settimana di Ferragosto e difficilmente le concessionarie passano a ritirare l’attrezzatura. E’ fondamentale però che vengano disattivate e staccate dalla corrente per renderle inutilizzabili. Questo è il lavoro che portiamo avanti in accordo tra uffici e associazioni di categoria”.Onerose le sanzioni in caso di trasgressione: dai 1.000 ai 5.000 euro per ogni macchinetta lasciata attiva. “La zona più soggetta a vincoli – dice Eccel – è quella del centro storico. Ma chiaramente è previsto un controllo costante in tutto il territorio comunale in attesa che passi questo periodo particolare dell’anno per poi verificare l’effettiva rimozione. Ci sono pochi locali che hanno una doppia licenza per bar e sala giochi: sono casi residuali che comunque monitoriamo per una corretta applicazione delle regole”.
n Trentino nel 2018 sono stati spesi 532 milioni di euro in slot machine, scommesse e videolotterie, i dati riportati da Ama-associazione di mutuo aiuto, realtà di volontariato tra le più attive nel ricordare il problema legato alle ludopatie e alla conseguente rovina di tante famiglie.
In completo disaccordo Sapar, l’associazione dei gestori delle sale da gioco, che più volte hanno provato a far sentire le proprie ragioni senza alcun risultato (http://cifonenews.comma3.com/trento-distanziometro-slot-sapar-rischio-350-disoccupati/).
La Redazione