Sembrerebbe prendere forma l’ipotesi che il governo intenda ancora una volta ricorrere al settore del gioco per trovare copertura alle misure introdotte con il decreto varate ieri, e che costeranno 12 miliardi di euro annui.
Lo stesso vice premier Di Maio ha più volte dichiarato “tassiamo il gioco d’azzardo, le banche, quelli che hanno preso i soldi alle spalle degli italiani fino a oggi!”. Così come Manlio Di Stefano, sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, deputato M5S e delegato italiano al Consiglio d’Europa, a Piazza Pulita su La 7 ha detto: “Quando si parlava di ridistribuzione della ricchezza e qualcuno ha detto si fa una Manovra a deficit, quel deficit è perchè stiamo tassando per la prima volta il gioco d’azzardo, le banche, quelli che hanno preso i soldi alle spalle degli italiani fino a oggi e lo diamo a chi è sulla soglia di povertà assoluta”.
In particolare, secondo quanto dettaglia ‘Il Messaggero’, per coprire il reddito di cittadinanza potrebbe essere aumentata la tassazione delle vincite al 10eLotto “all’11 percento contro l’8 percento attuale”, mentre il Preu sulle slot salirà “di un altro 0,75 percento”, toccando quota 20 percento. Si ventila inoltre una nuova sanatoria, con misure per “l’emersione delle scommesse illegali”.
La Redazione