E’ polemica sulla legge che equipara i biliardini alle slot, tanto che diversi gestori balneari hanno dovuto dismetterli. A tal proposito i deputati di Fratelli d’Italia membri della commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, hanno presentato un’interrogazione a firma di Salvatore Caiata, Riccardo Zucconi, capogruppo in commissione e Massimiliano De Toma. “Dopo la pandemia, la recessione economica e la Bolkestein – scrivono i deputati in una nota – stabilimenti balneari ed esercizi pubblici sono finiti nel mirino dell’Agenzia delle Dogane. Una determina, entrata recentemente in vigore, equipara calciobalilla, carambole, biliardi, dondolanti per bambini, tavoli da ping pong a videopoker e slot. Nelle intenzioni ci sarebbe la volontà di riordinare il settore dei giochi negli esercizi pubblici, ma di fatto è l’ennesimo atto destinato a produrre effetti disastrosi per i gestori di locali pubblici o di stabilimenti balneari, oggi alle prese con un nuovo e assurdo adempimento burocratico. Invece di colpire, giustamente, il gioco d’azzardo si punisce incomprensibilmente il gioco di puro intrattenimento, disincentivando l’attività ludica sana e di aggregazione sia per giovani che per meno giovani. È per questo che – concludono gli esponenti di FdI – come Fratelli d’Italia, abbiamo presentato un’interrogazione in cui si chiede al Ministro competente quali iniziative intenda adottare in merito, considerato che il calciobalilla nulla ha a che fare con il gioco d’azzardo e colpisce, invece, indiscriminatamente gestori e proprietari di esercizi pubblici, caricandoli di ulteriori incombenze burocratiche e tasse”.
La Redazione