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Delega fiscale: nessun accenno all’ippica. La delusione delle società di corse

“Siamo ancora in attesa della necessaria ed urgente riforma dell’ippica discussa più volte nelle commissioni parlamentari ed anche con il sottosegretario La Pietra. Per ora sulla costituenda agenzia ippica non ci sono stati sviluppi e tutto è fermo”. Così Attilio D’Alesio,  presidente Coordinamento ippodromi riferendosi alla Delega fiscale approvata i primi di agosto dal Governo Meloni: nel testo manca qualsiasi accenno all’ippica e al riordino del settore.

Anche Federippodromi, una delle maggiori associazioni rappresentative delle società di corse italiane, aveva già trasmesso al ministero dell’Economia e delle finanze un documento in cui si legge, così come ricorda Gioconews: “A suo tempo la legge delega (art.14 comma 2 L.11 marzo 2014,n.23), mai attuata, di riforma del sistema fiscale prevedeva ‘un fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore Ippico alimentato…..dai giochi pubblici raccolti all’interno degli ippodromi’, un aggiornamento della tematica potrebbe essere riassunto come: ‘A tutela del particolare valore storico, turistico, sportivo e culturale degli ippodromi, nonché nell’esigenza di provvedere alla ristrutturazione e ammodernamento di tali importanti strutture in riconducibili al patrimonio di pubbliche amministrazioni locali, entro sessanta giorni dalla pubblicazione della legge di riforma, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo 7, comma 10, del decreto legge 15 settembre 2012, n. 158, convertito con modifiche dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dovrà emanare disposizioni speciali per l’insediamento di locali per la commercializzazione del gioco pubblico lecito nelle strutture degli ippodromi a condizione che siano accessibili unicamente dal loro interno. Tali disposizioni varranno in deroga alle normative locali in tema di distanze da luoghi sensibili ed orari di apertura purché gli ingressi siano controllati per l’intera durata giornaliera di attività. Al fine di contribuire alla manutenzione e all’adeguamento delle strutture degli ippodromi ed alla organizzazione delle corse ivi programmate, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, dovrà stabilire che una quota pari al 30 percento delle entrate erariali rivenienti dell’intera raccolta di giochi realizzata dai riferiti punti per la raccolta all’interno degli ippodromi, sia destinata al ministero delle Politiche agricole alimentare e forestali o ad altro organismo preposto al finanziamento del settore. Con decreto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli si individueranno i criteri proporzionali e le modalità di assegnazione delle somme di cui sopra ai gestori degli ippodromi con il vincolo di destinazione d’uso ai fini di contribuire alla manutenzione e all’ adeguamento delle strutture con obbligo di rendicontazione”.

La Redazione

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