Emilio Bonzani, 74 anni, di Lavagna, grande appassionato di blackjack, lo scorso gennaio ha presentato un esposto alla Procura di Imperia contro il casinò di Sanremo e oggi ha deciso di rendere nota la vicenda, raccontandola agli organi di stampa(https://www.ilsecoloxix.it/imperia/2019/08/13/news/casino-di-sarmeno-scorretto-sul-black-jack-ha-cambiato-le-regole-senza-dirlo-1.37344233): “Il Casinò di Sanremo ha cambiato le modalità di gioco del blackjack senza informare i clienti, che hanno così creduto appunto di giocare in maniera tradizionale e non hanno potuto far valere la loro esperienza. Ritengo sia un comportamento scorretto: chiedo all’autorità giudiziaria di verificare se questo rappresenti un reato».
Era il 2017 e “Fino all’ottobre di quell’anno – spiega Bonzani – si è giocato in modo “tradizionale” , con uso di 5 mazzi di 52 carte da ramino, per un totale di 260 carte, e di un sabot per contenerle, con mescolatura manuale al termine di ogni “smazzata”, e prima di procedere alla giocata successiva. Al compimento dell ’ultima mano, al termine di ogni singola “smazzata”, il croupier provvedeva a mescolare a mano tutte le 260 carte, di fronte ai giocatori; poi incaricava uno di essi di “tagliare” il mazzo . Prima di reinserire le carte nel sabot, il croupier ne modificava la sequenza in base il taglio appena eseguito, così da limitare il numero di carte utili per il gioco. Ma – prosegue il giocatore – a partire dall’ottobre 2017, con l’adozione dei miscelatori meccanici, le modalità di gioco sono state modificate introducendo un mazzo in più, per un totale di 312 carte. Tutte le carte dei sei mazzi vengono introdotte nel miscelatore all’apertura del tavolo e vengono mescolate. In questo modo non ha luogo la promessa limitazione del numero di carte utili per il gioco. Il successivo svolgimento del gioco corrisponde a quello della smazzata tradizionale, ma con la sostanziale differenza che alla conclusione di ogni mano il croupier raccoglie le carte appena usate e le reintroduce nel miscelatore, facendo sì che esse rientrino in gioco all’istante”.
Di qui, per Bonzani, il presunto “danno” ai giocatori. “Queste azioni determinano una drastica variazione del gioco rispetto a quanto veniva descritto sul sito internet del Casinò, nonché sulla brochure dedicata al black jack a disposizione dei giocatori nelle sale. Oltre all’arbitrario aumento del numero di mazzi, ed alla mancata “limitazione del numero di carte in gioco”, si è verificato il sistematico reinserimento delle carte nella macchinetta durante il gioco. Tale variazione del modo di giocare fa sì che gli scommettitori debbano confrontarsi con un numero di carte indefinito, ma quanto meno triplo rispetto a quello dichiarato ufficialmente dal Casinò. In buona sostanza: a causa del mancato aggiornamento delle informazioni sul mutamento delle regole, il giocatore pensa di continuare a giocare in modo tradizionale quando invece il gioco è stato drasticamente modificato in favore del banco: il non avere dato ai giocatori modo di decidere se voler mettere a rischio i propri soldi nel confronto con un metodo del tutto diverso da quello tradizionale costituisce un comportamento contrario ai princìpi di buona fede e correttezza contrattuale”.
La Redazione