Urge un confronto con il Governo. Il Sapar, associazione che riunisce diverse aziende del settore degli apparecchi da intrattenimento, interviene sull’ennesimo aumento della tassazione contenuto nella bozza della manovra 2019.
È Raffaele Curcio, presidente del Sapar, ad intervenire con un comunicato. “L’aumento del preu – attacca – non avrà la funzione di deterrente per i giocatori potenzialmente patologici, anzi, fungerà da incentivo per rivolgersi alle altre offerte, sia legali che illecite”.
“Ancora una volta non è stata prevista alcuna limitazione – prosegue Curcio – nei confronti delle altre offerte o una ripartizione dell’aumento del prelievo anche sugli altri giochi. È chiaro quindi l’intento da parte del governo di cancellare la filiera del comparto degli apparecchi per il gioco lecito, eliminare posti di lavoro e distruggere gli investimenti che le aziende hanno sostenuto in questi ultimi anni”.
Secondo il presidente del Sapar “permane una visione ottusa del settore, se vogliamo pensare in buona fede, anche se personalmente ritengo più probabile che ci sia un piano strategico ben chiaro per poter schiacciare le aziende di gestione, a tutto vantaggio delle altre offerte di gioco, soprattutto dell’online che ormai è appannaggio dei minori”.
“Il governo ha il dovere di comprendere una volta per tutte il funzionamento della filiera degli operatori del gioco, che garantiscono il funzionamento della rete capillare del gioco legale, cercando di evitare strumentalizzazioni demagogiche e populiste. È necessario – conclude Curcio – un urgente e non più procrastinabile tavolo di confronto condiviso con governo e operatori di settore, per la definizione di un progetto che vada oltre l’aumento continuo della tassazione, ma che dia prospettive a lungo termine a questo comparto economico”.
A. Bargelloni
