Un incontro con il ministro Luigi Di Maio nella prossima settimana. È ciò che Domenico Distante, presidente di Sapar (Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative), è riuscito a “spuntare” al culmine della manifestazione di mercoledì 20 febbraio a Roma.
A piazza Montecitorio si sono ritrovati i dipendenti dei gestori di apparecchi da intrattenimento, lavoratori delle agenzie scommesse, delle sale bingo, delle sale dedicate, dei bar e delle tabaccherie, per protestare contro i recenti provvedimenti del governo in materia fiscale e la mancata individuazione di una normativa nazionale che possa mettere finalmente ordine nel comparto.
Ad annunciare l’imminente incontro con il vice premier è stato lo stesso Distante, parlando di “disponibilità al dialogo” espressa da Di Maio incontrato nello stesso ristorante in cui si è fermato a pranzo. “Faccio un appello al Governo: sediamoci a un tavolo – ha proseguito Distante -. Vogliamo una norma a livello nazionale, per far sì che nessun sindaco, nessuna regione possa legiferare dalla sera alla mattina. L’accordo in Conferenza Stato Regioni è stato firmato e non è stato più portato avanti, noi vogliamo sapere quale futuro avremo, se possiamo fare investimenti. Poi se Di Maio decide che il gioco è immorale, abbia il coraggio di fare un decreto e di cancellarlo tutto. L’importante è che lo Stato capisca cosa vuole fare, se il gioco fa male blocchi tutto, slot, vlt, gratta e vinci, scommesse. Noi troveremo un altro lavoro. I nostri dipendenti non vogliono il reddito di cittadinanza”.
“Siamo una figura fondamentale, se qualcuno vuole mandarci via non ci riuscirà – ha aggiunto il presidente di Sapar -. Senza i gestori degli apparecchi di intrattenimento non si può andare da nessuna parte. Siamo noi che acquistiamo gli apparecchi, che subiamo i furti e con queste leggi siamo costretti a rinnovare di nuovo il parco macchine. Da quando c’è, questo Governo non ha fatto altro che colpire il nostro settore, con i continui aumenti del Preu. A prescindere da questo poi noi che futuro abbiamo se ogni sindaco introduce limiti orari, se ogni consiglio regionale approva un distanziometro? E perché non si interviene su tutte le altre forme di gioco? Di rispetto e dignità per le imprese finora non ho visto nulla, ho solo visto calpestare i nostri diritti, e umiliazione dei dipendenti di questo settore, che ormai non riescono più ad avere un futuro perché le nostre aziende sono considerate a rischio. Ci devono dare la possibilità di scegliere il concessionario di fiducia, anche pagandolo di più, se necessario. Non è corretto”.
Al termine della manifestazione i vertici di Sapar e due rappresentanti del Movimento 5 Stelle, gli onorevoli Francesco Silvestri e Massimo Enrico Baroni, hanno dato vita ad un confronto di oltre un’ora. La delegazione dei gestori ha toccato tutti i punti critici, dall’aumento della tassazione alla questione dei nulla osta.Resta da stabilire la data dell’incontro con Di Maio.
A. Bargelloni