Sono stati tramutati in arresti i 18 fermi eseguiti lo scorso 14 novembre dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nell’ambito di un’operazione che aveva evidenziato infiltrazioni mafiose nel settore delle scommesse online. I capi d’accusa sono: associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata all’organizzazione e all’esercizio abusivo di attivita’ di giochi e scommesse. Ricordiamo che il maxi blitz dello scorso 14 novembre condotto dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente al personale del Centro operativo della direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria, aveva portato al fermo di 18 persone e al sequestro preventivo di 15 imprese operanti sul territorio nazionale, dell’intero patrimonio aziendale di 23 imprese estere, di 33 siti di scommesse online, 24 immobili, numerosi automezzi, conti correnti nazionali ed esteri e quote societarie di imprese nazionali ed estere, per un valore di oltre 723 milioni di euro.
Oggi il Gip del Tribunale di Reggio Calabria ha emesso altre due ordinanze di custodia cautelare in carcere per un totale di 20 arresti. Gli imputati sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso e di associazione per delinquere semplice, aggravata dai metodi mafiosi. Avrebbero commesso diversi reati connessi all’attivita’ di imprese di fatto attive in Italia, ma con sede legale in Austria e Malta, operanti nella gestione e raccolta di puntate su giochi e scommesse, in assenza delle concessioni ed autorizzazioni prescritte dalla legge, in violazione delle norme fiscali e di quelle anti-riciclaggio. Fra i reati attribuiti all’organizzazione, l’esercizio abusivo di attivita’ di gioco e scommesse, omessa dichiarazione di redditi e Iva, truffa aggravata ai danni dello Stato, riciclaggio, auto-riciclaggio e reimpiego dei proventi di delitto, concorrenza sleale.
La Redazione