Continua a far discutere il divieto alla pubblicità sul gioco (http://cifonenews.comma3.com/divieto-di-pubblicita-sul-gioco-di-maio-da-maggio-piu-nessun-spot-in-tv/) contemplato dal decreto Dignità ed entrato in vigore ufficialmente oggi, 15 luglio.
Assolutamente favorevole il senatore cinquestelle, Giovanni Endrizzi, che nella trasmissione Centocittà su Radiorai 1, ha dichiarato: “Il divieto totale di sponsorizzazione è una misura etica. Il gioco è un settore a rischio per la salute e come tale va regolamentato e calmierato. Non c’è solo la protezione per i giovani, il divieto aiuta anche chi vuole smettere. Anche se il comparto delle slot e delle Vlt è quello che spende meno in pubblicità, la pubblicità crea un alone di suggestione, di diseducazione delle nuove generazioni a puntare su una grossa vincita per ‘sistemarsi’ anziché su se stessi”.
Non è dello stesso parere Andrea Tronzano, assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte, che nella stessa trasmissione ha dichiarato: “La legge del 2016 non è applicata nella parte dell’impianto che riguarda la cura e la prevenzione, la più importante, mentre lo è nell’escludere dal circuito economico imprese che investono legalmente dal 2004. Questi dati sono i più preoccupanti e potrebbero e dovrebbero essere cambiati mantenendo intatto il discorso dedicato alla cura e alla prevenzione, che è fondamentale. Dai dati che ha fornito l’Eurispes il gioco legale è stato praticamente uguale al periodo precedente all’entrata in vigore della legge, diciamo che bisogna capire che stiamo punendo, a mio giudizio, l’occupazione. Sono previste almeno 5.200 persone espulse dal mercato del lavoro in questo settore”.
La Redazione