Ancora una sentenza di un tribunale amministrativo regionale favorevole all’adozione da parte dei Comuni dei limiti orari per il funzionamento degli apparecchi da gioco. Stavolta arriva dal Tar Sicilia che ha respinto un ricorso presentato contro il regolamento comunale di Messina.
“La salute individuale e collettiva è un bene di rilevanza costituzionale protetto in modo assoluto, che non tollera bilanciamenti o parziali compromissioni: la subordinazione ad essa delle possibilità di profitto individuale è sempre idonea e in rapporto a tale esigenza va sempre valutata l’estensione della libertà di iniziativa economica”, si legge nella sentenza.
Il regolamento era stato approvato dal Comune di Messina nel settembre 2017 e limita l’orario di esercizio delle sale giochi e di accensione degli apparecchi dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 22.00 di tutti i giorni, compresi i festivi.
I giudici amministrativi condividono le argomentazioni del Comune, secondo il quale “gli interventi in materia di contrasto del gioco d’azzardo patologico sono ispirati in via preminente a finalità di tutela della salute” e, concludono: “la contestata ordinanza garantisce comunque 8 ore giornaliere di esercizio ai gestori dei locali dove sono ubicati gli apparecchi di gioco”, dunque “non determina di per sé alcuna ricaduta occupazionale negativa”.
A. Bargelloni