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Covid: la Sicilia verso il rosso. Chiusura attività per tre settimane

Si parla già di terza ondata Covid in Sicilia dove sono nuovamente in affanno le strutture ospedaliere e le terapie intensive. Dopo un giorno con altri 1.424 casi e i primi segnali di forte stress del sistema sanitario il Comitato tecnico-scientifico propone al governo di Nello Musumeci misure durissime per il contenimento del contagio da Covid in Sicilia: gli esperti, che hanno già deciso ma formalizzeranno il parere solo oggi, suggeriscono tre settimane di serrata generale, una “zona rossa” sul modello di quella vista finora nei giorni festivi. “Al vaglio del governo Musumeci – si legge in una nota della Presidenza della Regione – ci sono misure restrittive che si rendono necessarie in considerazione dell’andamento del contagio sul territorio siciliano”.

A fronte di tutto ciò la Giunta regionale siciliana si è riunita nella serata di giovedì 7 gennaio per assumere decisioni in merito. Decisioni che tarderanno ad arrivare perchè la Giunta è tutt’altro che compatta. Ieri, infatti, la Sicilia ha rivisto per poche ore la zona gialla, con una riapertura dei ristoranti che continuerà anche oggi, e nel frattempo nell’Isola sono anche cominciati i saldi, e dunque in giunta ha fatto capolino anche l’ipotesi di tenere aperti i negozi. L’ipotesi, in quel caso, sarebbe una linea molto più morbida: la chiusura riguarderebbe solo bar e ristoranti, che dunque dovrebbero limitarsi all’asporto, mentre nel settore del commercio chiuderebbero solo i centri commerciali. Misure tenui contro le quali ieri si è pronunciata l’Anci, l’associazione dei Comuni guidata in Sicilia dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Siamo in presenza di numeri ancora una volta preoccupanti – ha detto – temo ci attendano ancora lunghi mesi di sofferenze e lutti, di sovraccarico del nostro sistema sanitario. Per questo chiedo che sia valutata ogni iniziativa che ancora una volta scoraggi comportamenti pericolosi o irresponsabili, che ponga la priorità per la tutela della salute e della vita”. Pertanto, la decisione ricadrà, come sempre, sul Governo centrale. “Prima di fare mosse – taglia corto l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza – è il caso di aspettare la decisione del governo nazionale”. Solo in caso di arancione (o di un meno probabile giallo) Musumeci deciderebbe per conto proprio. La pronuncia, comunque, potrebbe arrivare fra oggi e domani. La Sicilia, però, viaggia già verso il ritorno del rosso, il che comporterebbe la chiusura di tutte le attività ‘non essenziali’ come le sale giochi, quindi una possibile riapertura solo dal prossimo mese. Forse.

La Redazione

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