E’ pessimista Massimo Galli, direttore malattie infettive ospedale ‘Sacco’ di Milano, sulla decisione di riaprire tutto. Da più di un anno ormai l’infettivologo segue da vicino la pandemia conoscendo perfettamente la pericolosità del virus. Così nella trasmissione Agorà ha dichiarato: “Le Regioni vogliono riaprire appena si scende di pochi decimali sotto la soglia stabilita, ma è un errore perché i dati devono avere la possibilità di confermarsi in trend altrimenti rischiamo ricadute come accaduto in Sardegna o in altre aree. Sarebbe stato opportuno fare come gli inglesi, chiudere tutto e vaccinare come se non ci fosse un domani. Purtroppo i vaccini non ce li avevamo. Ora se apriamo senza vaccinare quelle 500 mila persone al giorno, rischiamo” lo ha ricordato il professor Massimo Galli, direttore malattie infettive ospedale ‘Sacco’ di Milano. “Siamo in una situazione in cui siamo tra coloro che son sospesi ma vedo che, dopo un trend generale, si pensa di poter fare a meno di preoccuparsi. Ma i nostri numeri dicono che non è una situazione tranquilla e stabilizzata, inoltre nell’ultimo periodo ci sono state una serie di scelte socialmente importanti che destano preoccupazione come la riapertura delle scuole, ma non dimentichiamo che abbiamo a che fare con la variante inglese che è dilagata in maniera assoluta e ci dice che i ragazzi si infettano molto più facilmente della precedente”.
Intanto nell’ultimo bollettino registrati 13.844 nuovi casi di Coronavirus mentre i decessi per Covid sono stati 364 per un totale di 117.997 morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria. I test effettuati nell’ultime giornata, tra tamponi antigenici e molecolari, sono stati 350.034. Dall’inizio della pandemia i contagi da Covid-19 registrati in Italia salgono a 3.904.899. I casi attualmente positivi sono 475.635 (-7.080). La Regione in cui si registrano più casi su base giornaliera è la Lombardia.
La Redazione