Il caro bollette colpisce tutti, anche il mondo del nuoto italiano. Piscine a rischio chiusura dunque. Rincari incredibili, utenze dell’energia elettrica in alcuni casi triplicate, ma forti rincari anche per il gas, due delle voci che rappresentano le principali spese di gestione di un impianto sportivo acquatico.
Nella Capitale sono in zona pericolo impianti importanti, già fiaccati dalle chiusure di due anni di pandemia, dove sono in tanti ad allenarsi e a costruire il proprio futuro agonistico, come la coppia d’oro di sincro Lucrezia Ruggero e Giorgio Minisini e il campione Federico Burdisso. Secondo Agisi , sono almeno 15 gli impianti a Roma che non riapriranno a inizio stagione. L’Associazione gestori impianti sportivi ora chiede al governo di mettere a disposizione risorse anche per i circoli natatori.
La Redazione