Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino lancia l’ennesimo appello al Governo: “Abbiamo chiesto un’altra cosa importante per noi, ovvero la reintroduzione per i prossimi 24 mesi del betting. L’eliminazione di questo elemento di sponsorizzazione, che esiste in giro per tutta Europa, ha portato via un sacco di milioni di sponsor. Noi abbiamo scritto al Governo in più di un’occasione e non ho mai ricevuto una risposta scritta, e vale anche per Gravina. Vedo che in Inghilterra Johnson si è impegnato in prima persona per alcuni temi della Premier, ma anche la Merkel lo ha fatto in Germania. Il calcio non è solo un’industria importante, è anche parte del Dna italiano”.
E ancora: “In caso di nuovo lockdown nazionale, il campionato di Serie A non si fermerà e andrà avanti, non vedo motivo per interromperlo. Io ho detto che abbiamo perso circa 600 milioni di euro quest’anno, dovuto alle misure restrittive. Abbiamo chiesto, come tutti gli altri settori, che ci siano misure di ristoro. Paghiamo oltre un miliardo di contributi all’anno e la nostra richiesta è quella di differire i termini di pagamento. Non abbiamo chiesto soldi alle casse dello Stato”. Già nei giorni scorsi Dal Pino aveva denunciato la drammaticità della situazione per il mondo del calcio ai tempi del Covid: “E’ stato un grande successo riuscire a ripartire con il campionato. La situazione è gravissima: da febbraio a dicembre la Serie A perderà 600 milioni, di cui 400 di ticketing e 200 di sponsor”. Al prestigioso Global Boardroom del Financial Times Dal Pino ha parlato delle strategie per rilanciare il campionato italiano a livello globale: “Il Covid può essere una opportunità per cambiare modello di business della Lega, anche se è difficile renderlo moderno nella situazione in cui siamo, in un momento così duro. Con i fondi di private equity la discussione è iniziata prima della pandemia e siamo alla fase finale della trattativa”, ha spiegato. L’obiettivo per Dal Pino “è sfruttare le loro capacità manageriali per provare a creare valore per la Serie A sul lungo periodo. Sono fiducioso, – ha concluso – è una opportunità di crescita, ma la cosa principale è avere una strategia”