Presentata la nuova riforma del sistema sportivo italiano. Prima fra tutte la nascita della nuova società ‘Sport e Salute’ dopo un lungo braccio di ferro tra Coni e Governo.
“Questa riforma non nasce contro nessuno e non nasce per nessuno. Non facciamo leggi ad personam ma solo per il bene dello sport italiano” . Lo ha dichiarato il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, spiegando al mondo dello sport la riforma del Coni al centro di preparazione olimpica ‘Giulio Onesti’ a Roma.
Da quanto emerso il Coni continuerà a svolgere le funzioni che gli spettano, come previsto dalla carta olimpica, mentre ‘Sport e Salute’, in mano al Governo, si occuperà di gestire la cassa. Inoltre, 2 milioni dei 410 che erano destinati allo sport, saranno impiegati in un contratto di servizio con i Monopoli di Stato per la valorizzazione dello storico marchio del Totocalcio. Boccone amaro che ha dovuto ingoiare Malagò, presidente Coni, il quale ha dichiarato: “Mi sono battuto per evitare questo nome che sinceramente non condivido, è molto inflazionato”. In conferenza stampa ha ricordato poi che è in corso un “dialogo quotidiano” tra le parti “perché ci sono ancora aspetti legati al perimetro di azione del Coni” all’interno della riforma, e che segue a una prima fase in cui “c’è stato stupore e dispiacere soprattutto per aspetti formali con cui si è arrivati a questo punto, dalla mattina alla sera, senza sapere nulla”. Sul rischio che la riforma possa compromettere la preparazione olimpica in vista di Tokyo 2020, il capo dello sport italiano precisa: “No, qui è molto chiaro chi fa cosa e non ci sono equivoci. Tra l’altro sull’alto livello, con i risultati che stiamo facendo, onestamente non mi sento di dire che sono preoccupato. Il mio stato d’animo? Pragmatico”.
Presente anche il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini: “In un settore dove di solito si taglia, abbiamo fatto un investimento di civiltà, educazione e formazione di questo sono orgoglioso. E’ vero che in queste settimane ci siamo scontrati, ma se se questo Paese punterà di più sullo sport di base diventeremo un paese migliore”.
D. Pellegrino