Buone nuove sulle sorti dello storico ippodromo capitolino.
Dopo l’assessore comunale Daniele Frongia, anche il presidente della commissione per lo Sport, Angelo Diario, torna a ribadire il sì alle proposte di Hippogroup sulla gestione di Capannelle.
“Roma Capitale, al fine di riprendere immediatamente le corse, ha accettato la proposta di Hippogroup: il canone richiesto dal Comune è di 66 mila euro, a meno che il Tribunale (al quale, ripetiamo, è stata proprio Hippogroup a rivolgersi) non dovesse stabilire una cifra diversa.
Non solo. Roma Capitale è anche disponibile a ricevere un nuovo piano economico finanziario da parte di Hippogroup, per consentire alla società di recuperare tutti gli investimenti effettuati. Vorrei sottolineare che ci sono altri concessionari in questa situazione e, in pratica, tutti tranne Hippogroup hanno seguito questa strada. Trovo davvero incomprensibile l’incertezza della società su questo punto. Non solo. Roma Capitale è anche disponibile a ricevere un piano economico finanziario che tenga conto di quei lavori che la società non ha ancora realizzato. Se lo vuole, la società può intraprendere anche questa ulteriore strada”. Diario ha ricostruito così la vicenda che ha tenuto col fiato sospeso il settore dell’ippica: “La concessione dell’impianto, avviata nel 2005, prevedeva una durata di 12 anni e un canone di 2 milioni l’anno. Il concessionario, Hippogroup, ha incontrato da subito difficoltà nel pagamento di quella cifra, che dopo qualche anno (a concessione un corso) è stata ridotta a 1 milione di euro.Nel 2013 Roma Capitale ed Hippogroup hanno concordato una ulteriore modifica del rapporto concessorio, riducendo il canone a 66 mila euro annui in cambio all’impegno da parte di Hippogroup ad effettuare degli investimenti per migliorare l’ippodromo. Una parte di quegli investimenti sono stati effettuati (la realizzazione della pista per il trotto), un’altra parte no (la realizzazione dell’impianto di illuminazione).Alla scadenza della concessione (1 gennaio 2017) Roma Capitale ha chiesto ad Hippogroup un canone di indennità pari al canone originariamente previsto dalla concessione, ovvero 2 milioni l’anno. Hippogroup ha presentato ricorso al Tar, chiedendo invece l’applicazione del canone di 66 mila euro.” Per poi concludere: “Spero di aver riassunto in maniera chiara la vicenda e concludo rinnovando l’appello al senso di responsabilità già fatto ieri da Daniele Frongia ai vertici della società”.
La Redazione