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Zacon Giò trasferito in Francia. Celin: “una delle pagine più tristi di tutta la Storia trottistica italiana”

E’ di qualche giorno fa l’addio di Sergio Celin, presidente del comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa, a Zacon Giò, campione di trotto, nipote nero pece di Varenne. Sul suo profilo Facebook Celin scrive:

“La decisione della famiglia di Giovanni e Giuseppe Franco (legittima e che rispetto, ci mancherebbe altro, anche se NON la condivido!), di trasferire Zacon Giò alla corte dei francesi, a mio parere, ha scritto una delle pagine più tristi di tutta la Storia ippica Italiana trottistica, di ogni epoca! Zacon Giò era diventato il simbolo di un’Ippica fatta soprattutto di sentimenti e di cuore, un cavallo coraggioso, combattente, che correva anche oltre i suoi limiti, che ha sofferto nella sua vita e, nonostante i suoi problemi fisici, non si è mai tirato indietro per correre e ringraziare noi umani!. Con lui in pista non ci si annoiava MAI, anche quando perdeva! Zacon Giò era sinonimo di eleganza, bontà, forza, bellezza, ha sempre fatto parlare molto di sé (non importa se molti non lo amavano, lui “rispondeva” nell’unico modo di cui era capace: correndo e spesso vincendo in pista!). E’ dai tempi della “BIBBIA” del trotto mondiale di ogni epoca, dai tempi dell’immenso Varenne, che gli appassionati non si entusiasmavano così davanti ad un cavallo (anche se non si tratta del più forte di tutti, non importa nulla), seppur divisi in fazioni. Sarò anche uno stupido sentimentalista, ma ritengo che non bisogna SEMPRE inchinarsi davanti al “richiamo” del dio denaro. Zacon Giò meritava più attenzione da parte di tutti noi, era un patrimonio dell’Italia e tale doveva restare, ora ritengo non correrà più per Telethon, non lo guiderà più Roberto Vecchione e non sarà più allenato da Holger Ehlert; non avrà più la sua Lad, i suoi artieri, i suoi paddock, i suoi amici con i quali è cresciuto. Cosa posso dirti, carissimo Zacon Giò? purtroppo noi umani siamo pieni di debolezze e miserie, non avremo mai il tuo coraggio ed il tuo enorme cuore, spesso ci lasciamo “prendere” la mano da mille cose, senza accorgerci che ci lasciamo sfuggire dalle mani quello che di più bello la vita poteva regalarci, perchè unaltro Zacon Giò non nascerà mai più! Ciao grande AMICO mio, grazie per tutte le lezioni di vita che ci hai dato, per le emozioni, le gioie, i pianti ed anche le delusioni (perché no?), posso solo augurarti il meglio, perché te lo meriti tutto e quando ti ritroverai in un luogo sconosciuto e resterai smarrito, ti prego solo di una cosa: perdonaci!!”

La Redazione

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