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Confindustria contro il blocco dei licenziamenti. Bonomi: “è una misura unica a livello planetario”

Confindustria contro il blocco dei licenziamenti. Non ne fanno mistero i dirigenti che, in queste ultime settimane, esultano per la scelta del governo Draghi di non rinnovare la misura di tutela. A ribadire il concetto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi commentando le Considerazioni finali del governatore di Bankitalia Ignazio Visco: “Il blocco dei licenziamenti ricordo che è una misura che stiamo adottando solo noi a livello planetario, siamo col blocco da febbraio 2020, noi ci riconosciamo perfettamente nella mediazione fatta da Draghi equilibrata, saggia, poi se si vuole creare polemica, non ci compete». Bonomi ha sottolineato come, “con il leader della Cgil ci confrontiamo sempre”. Secondo il presidente di Confindustria “si sta andando verso la ripresa, si stanno sbloccando le motivazioni dell’incertezza nell’economia, per quanto riguarda il Pnrr ritengo che tutto passerà per le riforme. Lo ha ricordato anche il Governatore Visco, noi lo sosteniamo da mesi, non è tanto importante l’importo ingente delle risorse europee ma quanto noi sapremo riformare lo Stato, Pa, fisco, politiche attive, ammortizzatori: saranno fondamentali, se no non riusciremo a scaricare a terra queste risorse così importanti per il futuro”.

Dello stesso parere il dg di Confindustria, Francesca Mariotti che, in audizione nella commissione Bilancio della Camera sul Dl sostegni bis, ha dichiarato: “Con l’eliminazione del blocco dei licenziamenti ci sarà un aggiustamento fisiologico, visto che il mercato è rimasto bloccato per più di un anno, ma non c’è da aspettarsi un’emorragia di lavoratori. Stupisce, al contrario che da oltre un anno il dibattito sia fossilizzato sul blocco, quando invece è urgente accelerare sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sul rilancio delle politiche attive per il lavoro, nonché sulla formazione professionale per rispondere alla domanda di nuove competenze, spesso non reperibili, per le quali le imprese sono pronte ad assumere”. Mariotti ha peraltro fatto rilevare che “il blocco dei licenziamenti rappresenta un’eccezione nel panorama europeo che, ove protratta oltre la fase acuta dell’emergenza, può seriamente ostacolare i processi di riorganizzazione e riallocazione dei lavoratori tra imprese, con conseguenti effetti negativi sul mercato del lavoro e, quindi, sulle stesse assunzioni”. Mentre “gli altri Paesi europei, che non hanno adottato il blocco, non hanno e non stanno registrando un aumento dei licenziamenti. Questo grazie agli ammortizzatori sociali e alle misure per la liquidità, che sono stati adottati anche in Italia”. Il dg osserva, infine, “che il blocco verrà tolto in una fase di espansione dell’economia, in cui le prospettive occupazionali sono buone”.

La Redazione

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