Giovanni Currò potrebbe sostituire Alessio Villarosa al sottosegretariato del Mef con delega al gioco. Nulla di ufficiale tuttavia. Quello che è certo è il clima di scompiglio che respira in questi giorni per la partita dei 22-23 sottosegretari che dovrebbero spettare al Movimento 5 Stelle, sui 42 complessivi che andranno a completare la squadra del Governo Conte 2. Secondo quanto riporta il Sole 25 Ore (https://www.ilsole24ore.com/art/m5s-rivolta-il-metodo-scelta-sottosegretari-maio-decidero-io-ACfhfNj) al centro della discordia ci sarebbe il metodo stesso concordato con il capo politico, Luigi Di Maio, secondo cui entro domattina i capigruppo delle commissioni dovranno trasmettere una rosa di cinque nomi per i ministeri di loro competenza. Troppo ampia, sostengono i critici. Tanto più che Di Maio fa trapelare in serata che la decisione finale in ogni caso spetterà a lui col rischio di scegliere anche qualcuno che non è stato incluso nelle liste.
Tra gli altri nomi pentastellati in lizza per entrare nel sottogoverno ci sono Giovanni Currò (come sottosegretario al Mef al posto di Alessio Villarosa), Luca Carabetta (al Mise o all’Innovazione), Francesco D’Uva (alla Cultura) e alcune riconferme, come Simone Valente allo Sport, Manlio Di Stefano agli Esteri. Le candidature sono arrivate pure da ex ministri. E, sempre secondo quanto riporta la stampa nazionale “la temperatura è stata altissima: alla riunione dei parlamentari delle commissioni Finanze e Bilancio le grida erano così forti da sentirsi persino nei corridoi”.
La Redazione