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Distante (Sapar): “Interventi mirati a sostegno del gioco pubblico”

Domenico Distante, presidente dell’associazione Sapar, in audizione in Senato sul disegno di legge di Bilancio 2021 ha chiesto al Governo interventi mirati e urgenti per sostenere il settore del gioco pubblico, baluardo contro l’illegalità. Ricordando come il settore sia messo a dura prova dal duplice lockdown, con un calo del fatturato stimato dalla Cgia di Mestre dal 40 al 46 percento, Distante evidenzia quali siano gli interventi che si dovrebbero mettere in campo “a salvaguardia di piccole e medie imprese così intaccate dalla crisi e per scongiurare la scomparsa di questo settore produttivo”.

Innanzitutto, “la rateizzazione del Preu e del canone in dodici rate, così da garantire la continuità”, ma anche “la sospensione degli aumenti Preu già previsti per gennaio 2021. Dal primo gennaio del prossimo anno sarebbe fondamentale tornare ai livelli di tassazione del 2019”. Il presidente Sapar ribadisce inoltre la necessità di “prorogare le concessioni”, per almeno 36 mesi, così che ci sia il tempo adeguato per procedere al riordino dell’offerta di gioco, una necessità ribadita anche dal direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna, e chiede che il ristoro del 100 percento per le imprese che gestiscono apparecchi a moneta, previsto dal Dl Ristori Bis, sia innalzato al 200 percento. “Occorrono inoltre misure derogatorie speciali. Viste le attuali limitazioni agli orari e all’utilizzabilità degli apparecchi, è dannoso sovrapporre anche norme locali che peraltro sono disomogenee. In questo periodo si dovrebbero sospendere le prescrizioni orarie disposte da Comuni e Regioni”. E ancora Distante “la rimodulazione dell’imposta sugli intrattenimenti per gli apparecchi di puro svago, che hanno anch’essi subito il blocco totale. L’Isi è calcolata su una base imponibile forfettaria annuale nella presunzione di un reddito medio che quest’anno non si è realizzato. Occorre ridurlo del 50 percento nel 2020 e 2021 e prevedere delle modalità di compensazione per le imposte versate in eccedenza”. Un passaggio finale sull’accesso al credito “che si è stato sempre negato, con chiusure di conti correnti. Date una mano a questo settore”, è l’appello di Distante.

La Redazione

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