Dopo quasi sei ore di consiglio dei ministri sono stati approvati la legge di bilancio da circa 30 miliardi e il decreto fiscale. Il provvedimento, ancora in bozza, indica punto per punto una serie di misure allo studio, con tanto di costo e di resa. Nessun cenno, al momento, all’aumento del preu degli apparecchi da gioco, ma sale la tassa sulla fortuna come già anticipato (http://cifonenews.comma3.com/manovra-2020-maxi-tassa-del-23-sulle-super-vincite/). Secondo quanto previsto nel decreto fiscale, per slot, Gratta&Vinci e giochi numerici a totalizzatore nazionale, il prelievo sulle vincite superiori a 500 euro passerà dal 12% al 15% e, con un sistema a scaglioni di aliquote crescenti arriva a toccare il 25%. La norma sarà applicabile dal 1 maggio 2020 per consentire i necessari adeguamenti tecnologici dei sistemi. I maggiori introiti dello Stato sono stimati in 93,6 milioni di euro l’anno, pertanto nel 2020 il gettito previsto sarà pari a 55 milioni di euro.
Per la lotta all’evasione incentivando i clienti a chiedere gli scontrini, e i commercianti a emetterli, oltre alla lotteria arrivano i premi a estrazione riservati sia ai consumatori sia ai negozianti, quando per i pagamenti siano state usate carte o bancomat. Per i premi della nuova lotteria lo stanziamento previsto è di 70 milioni di euro. Le transazioni digitali sono un refrain della manovra, che introduce multe da 30 euro (più il 4% del valore della transazione) per i commercianti e i professionisti che non le accettino. Prevista inoltre l’istituzione del registro unico degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che operano dall’estero senza concessione.
La Redazione