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Braia (Italia Viva): “La destra si arrovella sulle distanze di nuovi ‘punti del degrado sociale'”

“Questa proposta di legge ritenuta, da esperti e difensori della qualità dello stato sociale, tanto inopportuna quanto immorale, sfida i dati e le statistiche sui danni potenziali che verrebbero provocati alla comunità, umilia gli studi scientifici oltre ad andare contro i principi che hanno ispirato le norme nazionali. Si ostacola l’autonomia degli amministratori locali che si sono espressi in ogni occasione su quanto il GAP sia una vera calamità sociale, con ripercussioni sui costi diretti ed indiretti, sociali e sanitari in particolare”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere regionale in Basilicata di Italia Viva Luca Braia, con riferimento alla volontà del governo di centro destra di modificare la vigente legge regionale in materia di gioco e contrasto alla ludopatia (http://cifonenews.comma3.com/basilicata-lega-propone-modifica-legge-sul-gap-m5s-regalo-alla-lobby-dellazzardo/). E aggiunge: “Sempre più basiti per ciò a cui assistiamo ormai da mesi da parte del Governo di centro destra a trazione leghista, nella nostra Basilicata. Sono stati votati ed eletti all’insegna del cambiamento eppure, tra i pochi veri importanti argomenti da cui appare dipendere il futuro della nostra regione risultano esserci il gioco d’azzardo e le slot machine. Le modalità con cui vengono affrontati sono, secondo alcuni di loro, contenute proposta di legge del collega Zullino che viene difesa anche a mezzo stampa, da una parte, da Piergiorgio Quarto e osteggiata, ma solo in parte, da altri pezzi della maggioranza stessa. Sul tema, non cambia la nostra posizione di contrarietà assoluta alla modifica della legge vigente, tra le prime e migliori in Italia, espressa oltre un mese fa, che viaggia all’unisono con quella dei Consiglieri 5 stelle. Li vediamo barcamenarsi da troppo tempo, tra tentativi di persuasione, emendamenti finalizzati a sterilizzare o annullare la proposta, atteggiamenti che, negli ultimi 3 mesi, continuano ad aver generato solo una incredibile paralisi politica ed amministrativa. Non si comprende – aggiunge Braia – come mai tanta attenzione, tensione ed importanza data ad un provvedimento che sta di fatto, bloccando l’attività del consiglio regionale e, forse, mettendo a rischio gli equilibri della maggioranza. Per la cronaca, infatti, sono già tre i consigli regionali conclusi proprio quando, al momento della discussione della proposta di legge, vien meno il numero legale da parte della maggioranza stessa, con uscite tattiche dopo discussioni fiume che sanno di paradossale, pensando alle tante reali e gravi emergenze ancora invece tutte da affrontare. Sono franati così, anche nell’ultimo consiglio di lunedì scorso, non approvando alcuni bilanci di enti sub regionali, nonostante le settimane di attesa e istruttoria in commissione, che vengono licenziati per decorrenza dei termini, senza avanzare nella discussione di interrogazioni urgenti e mozioni che attendono sempre da mesi di essere trattate o di ricevere una qualche risposta. Si arrovellano – chiosa Braia – però, intanto, sulla distanza minima o massima, da inserire nella proposta del consigliere della Lega Zullino, utile ad aprire nuovi “punti gioco” o meglio, per quella che ritengo siano “punti del degrado sociale” perchè puntano sulle debolezze e difficoltà umane, alimentando dipendenza, magari vicino a posti altamente sensibili come chiese, scuole o altri luoghi di aggregazione per bambini e anziani presenti nei nostri paesi”.

La Redazione

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