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Polemiche e malumori sulla Manovra e la stangata al gioco

Malumori e polemiche su una Manovra di Bilancio che ‘gambizzerebbe’ l’intero settore del gioco pubblico, ma soprattutto le piccole e medie imprese.

“Contro questa Manovra hanno protestato anche i tabaccai, perché a causa della tassa sulle vincite si azzera completamente il loro margine”. Lo dichiara a Palazzo Madama la senatrice Fiammetta Modena (FI) aggiungendo: “Siamo di fronte a una Manovra che non ha alcuna idea di come sia cambiata l’economia, ignora un’impresa che opera sul web e che dovrebbe versare un gettito di 64 milioni di euro, e invece va a tartassare i tabaccai e le colf”. Intanto però la V Commissione al Senato ha approvato la riformulazione dell’emendamento dei relatori alla Legge di Bilancio riguardante le norme fiscali sui giochi. Così, a partire dal primo gennaio 2020, il Preu sulle slot arriverà al 23,85% e salirà al 24% dal 1° gennaio 2021, sarà all’8,5%, invece, per le Vlt ed arriverà all’8,6% dal 1° gennaio 2021. Per quanto riguarda il payout, per le slot sarà al 65% e per le Vlt all’83%. Per la tassa sulle vincite invece raggiungerà per le Vlt il 20% “per la quota delle vincite eccedenti il valore di 200 euro”, a partire dal prossimo 15 gennaio. Il 20% sulla parte di vincita che supera i 500 euro per Win for life, Win for life Gold, SiVinceTutto e per i Gratta e Vinci, a partire dal 1° marzo.

A tutela dei lavoratori del comparto gioco contro la Manovra di bilancio si schiera anche il senatore del Pd Franco Mirabelli, intervenuto alla conferenza stampa organizzata alla Camera dei deputati da Agcai e altre associazioni di gestori. “I lavoratori del gioco legale valgono come quelli che producono plastica, vanno tutelati. Continuo a ritenere che lo Stato non può pensare di fare cassa sui giochi continuando ad aumentare la tassazione, senza dall’altro lato fare una politica coerente. Bisogna ridurre le entrate dal gioco, diminuire l’offerta e la domanda, ma non lo si può fare continuando poi a pretendere più soldi dal gioco. Questo uccide intere categorie e spinge verso il gioco illegale. Una situazione – ha aggiunto – che si risolve solo se c’è una norma complessiva di riordino. L’aumento del Preu in questa Manovra è eccessivo, abbiamo provato a ridurre il danno da un lato diminuendo il payout, dall’altro la mia idea era di tassare le vincite del gioco complessivamente, anche le lotterie, ma questa cosa si farà solo da quelle dai 200 euro in su e purtroppo non verrà utilizzata per aiutare il settore rispetto alle perdite che avrà”.  Mirabelli promette di “lavorare, anche con il sottosegretario Pier Paolo Baretta, perchè si faccia al più presto la riforma complessiva del settore, sapendo che dentro questa bisogna fare delle scelte: se questo settore esiste vanno tutelati i lavoratori, non può essere usato come una banca, deve avere la possibilità di operare. Bisogna riprendere quel ragionamento avendo rispetto di chi lavora anche in questo settore, mi impegno dalle prossime settimane a operare in tal senso”. 

La Redazione

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