L’operazione ‘All in’ (http://cifonenews.comma3.com/operazione-all-in-cosa-nostra-e-le-scommesse-otto-arresti/) che ieri (8 giugno, ndr) ha portato alla luce la stretta commistione tra mafia e mondo delle scommesse, lascia riflettere anche il mondo politico. Così Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd e capogruppo Pd in commissione Antimafia: “Gli arresti di oggi a Palermo confermano la capacità delle mafie di insediarsi nel gioco e nelle scommesse legali che rischiano di diventare un gigantesco strumento di riciclaggio grazie a aziende intestate a insospettabili colletti bianchi. Oggi non basta complimentarsi con la Guardia di finanza per l’importante operazione che ha portato al sequestro di 40 milioni e 8 società, tra cui 5 concessionarie. Serve fare di più per permettere alle forze dell’ordine di verificare sempre meglio la provenienza e i flussi finanziari delle aziende che gestiscono le scommesse e il gioco, le relazioni e gli intrecci dei soci. Servono – aggiunge Mirabelli – norme più rigorose per controllare le società che si propongono per ottenere le concessioni. La tracciabilità del denaro è il nodo decisivo, insieme alla trasparenza degli assetti proprietari. Con la commissione Antimafia abbiamo nella scorsa legislatura avanzato proposte precise, contenute oggi in alcuni progetti di legge. È ora di concretizzare misure efficaci da subito, già in relazione alle prossime concessioni”.
La Redazione