Al 31 dicembre 2020, nella banca dati della DIA, l’incremento più rilevante, in termini percentuali, è quello della richiesta di SOS riferibile agli “Operatori di gioco su rete fisica, che è stato superiore al 400%, con un volume di segnalazioni che è passato dalle 406 del 2019 alle 2.069 del 2020″. E’ quanto si legge nella “Relazione al parlamento sullo stato dell’azione di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, elaborata dal Comitato di sicurezza finanziaria” del Mef, riferita all’anno 2020. La relazione è stata pubblicata al Senato insieme al rapporto annuale sull’attività svolta dall’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, come riporta Jamma.
“Nell’ambito c.d. “analisi massiva” – prosegue il documento – ovvero la prima fase di approfondimento delle segnalazioni giunte alla DIA, finalizzata a individuare i soggetti segnalati gravati da precedenti specifici o collegati alla criminalità organizzata, sono state esaminate 113.213 SOS relative a complessive 1.075.819 operazioni finanziarie sospette riconducibili a 888.482 soggetti, dei quali 611.184 persone fisiche. La classificazione delle suddette segnalazioni in base alla tipologia dei soggetti obbligati – si legge ancora nella relazione – riflette la preponderante presenza delle banche e degli Istituti di moneta elettronica osservata nel flusso delle segnalazioni pervenute. Seguono i Punti di contatto di prestatori di servizi di pagamento, aventi sede legale e amministrazione centrale in altro Stato membro (ma presenti in Italia senza succursale), gli operatori di gioco on line che offrono, attraverso la rete internet e altre reti telematiche o di telecomunicazione, giochi con vincite in denaro su concessione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, le Imprese di assicurazione che operano nei rami di cui all’art. 2, comma 1, e il Notariato. (…)
In seguito all’approvazione dei decreti legislativi 90 e 92 del 2017, che hanno recepito la IV direttiva antiriciclaggio e rinnovato l’impianto del d.lgs. 231/2007, è stata attribuita, in via esclusiva, alla Guardia di finanza, la responsabilità di controllo sul rispetto della disciplina antiriciclaggio da parte dei money transfer, i compro oro e i distributori/esercenti dei servizi di gioco, che non rientrano tra i soggetti obbligati elencati nell’art. 3, del d.lgs. 231/2007. (…) Nell’anno di riferimento, sono stati condotti 501 interventi ispettivi, senza necessità di utilizzare i poteri valutari. (…) Nel 2020, le Ragionerie territoriali dello Stato hanno adottato, complessivamente, 7.492 decreti sanzionatori per inosservanza della normativa in materia antiriciclaggio, ai sensi del d.lgs. 231/2007 e successive modifiche/integrazioni, di cui: (…) 30 per mancata identificazione del cliente e/o conservazione dei dati da parte degli operatori di gioco online (art. 53)”.
La Redazione