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Senato, interrogazione Pd sul riordino della normativa in materia di gioco d’azzardo. “Il Governo dica con chiarezza da che parte sta”

Arriva dai senatori del Pd l’interrogazione ai ministri dell’Economia e Finanze, dello Sviluppo economico e delle Politiche sociali in materia di gioco. Nel testo si chiede: “a che punto siano i lavori sul riordino della normativa in materia di gioco d’azzardo,considerato che il ‘contratto di governo’ prevedeva una serie di misure finalizzate a ridurre il fenomeno della ludopatia? E quali iniziative il Governo intende intraprendere al fine di bloccare le spinte delle ‘lobby’ sui Consigli regionali per adottare una proroga all’entrata in vigore del ‘distanziometro’ dai ‘luoghi sensibili’, sulla cui misura si è pronunciata anche la Corte costituzionale?”.

I senatori, capeggiati da Edoardo Patriarca nell’interrogazione chiedono che il Governo debba “dire con chiarezza da che parte sta: se dalla parte delle istanze della società civile, in parte acquisite nel contratto di governo, oppure se continui l’atteggiamento ambiguo che è segno evidente e oggettivo di contraddizione tra il Movimento 5 stelle e la Lega”. Infatti, ricordando che “il consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato il 18 aprile 2019, in via definitiva, le linee guida riguardanti l’attuazione dell’articolo 9 del ‘decreto dignità’ (decreto-legge n. 87 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96 del 2018), che prevede il divieto di pubblicità e sponsorizzazioni del gioco d’azzardo” e che “nonostante nelle linee guida venga ribadita l’attenzione al contrasto del fenomeno della ludopatia, il rischio è che le modalità attuative del divieto di pubblicità, sponsorizzazioni e tutte le altre forme di comunicazioni a contenuto promozionale relative a giochi o scommesse con vincita in denaro, contenute nella delibera, possano rendere inefficacie tale divieto”.

E ancora: “il ‘contratto per il Governo del cambiamento’, siglato un anno fa da Lega-Salvini premier e Movimento 5 Stelle, in tema di gioco d’azzardo impegnava le due forze politiche a prevedere una serie di misure per contrastare il fenomeno della dipendenza che crea forti danni sia socio sanitari che all’economia, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell’azzardo; strategia d’uscita dal machines gambling (slotmachines, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute; obbligo all’utilizzo di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile; imposizione di limiti di spesa; tracciatura di flussi di denaro per contrastare l’evasione fiscale e infiltrazioni mafiose. Analogamente, si rende necessaria una migliore regolazione del fenomeno, attraverso strumenti quali, ad esempio, l’autorizzazione all’installazione delle slot machine – Vlt solo in luoghi definiti (no bar, distributori ecc), limitazione negli orario di gioco e l’aumento della distanza minima dai luoghi sensibili (scuole e centri di aggregazione giovanile)”.

La Redazione

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