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Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

150 slot illegali e 2ml evasi. Denunciato imprenditore

Ancora il Piemonte, con la sua severa legge regionale sul gap (http://cifonenews.comma3.com/audizioni-piemonte-distante-sapar-norme-sul-gioco-inefficienti-nella-lotta-al-gap/), al centro di un’inchiesta delle Guardia di finanza su una mega evasione fiscale e slot illegali. Centocinquanta videoslot illegali. Era un un piccolo impero quello sequestrato dai baschi verdi della GdF a un imprenditore torinese di 35 anni, che ha evaso due milioni di euro di incassi grazie a slot manomesse. Denunciato per evasione fiscale e frode informatica, rischia di pagare una multa da un milione. L’imprenditore era riuscito a piazzare le sue “macchinette” a Torino, ma anche a Cuneo, Vercelli e Imperia. Il segreto era nelle schede delle videoslot: erano state programmate per non collegarsi (o soltanto “a singhiozzo”) con i Monopoli, non facendo risultare le giocate fatte dai clienti.

“Il meccanismo fraudolento scoperto dai finanzieri del gruppo Torino – si legge in una nota della Gdf – era semplice ma sofisticato allo stesso tempo; in poche parole le schede inserite nelle slot sequestrate erano state modificate ad hoc in modo da essere totalmente scollegate alla rete dei monopoli e, in tal modo, impossibilitate a comunicare al fisco gli introiti percepiti. In alcune circostanze, per non attirare le attenzioni delle forze di Polizia, gli apparecchi da divertimento erano stati ingegnosamente progettati per comunicare solamente a singhiozzo gli incassi, così da non far emergere anomalie sulle banche dati di controllo. Il gestore, nel corso dei mesi, aveva realizzato un sistema di distribuzione delle slottaroccate capillare in tutta la provincia torinese ma non solo; in alcuni casi, infatti, l’imprenditore ha sconfinato nel cuneese, vercellese ed in Liguria in provincia di Imperia. Per stroncare la maxi frode – prosegue la nota- i finanzieri hanno passato al setaccio decine di esercizi commerciali, bar, sale giochi e sale scommesse appurando, attraverso alcune simulazioni di giocate l’inequivocabile mancato incremento dei contatori fiscali. Nel corso dell’intervento sono anche state identificate un centinaio di persone, molte delle quali già note alle forze dell’ordine. Importanti i numeri finali dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino: 2 milioni di euro l’evasione fiscale accertata, 150 gli apparecchi da divertimento cautelati, oltre 1 milione di euro le sanzioni comminate. La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini  – conclude la Gdf – sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita”.

La Redazione

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