Il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi alla Camera difende il diritto alla scommessa. Dinnanzi alla Commissione inchiesta Periferie ha dichiarato: “Nella legge finanziaria 2023 proposi, tra le varie cose, il diritto alla scommessa dell’1% da destinare al sistema sportivo, senza trascurare anche gli organizzatori degli eventi sui quali si scommette. Siamo al paradosso che i circa 15 miliardi vengono distribuiti allo Stato con l’aggio, agli scommettitori con il montepremi e ai concessionari con una giusta remunerazione, mentre chi organizza gli eventi sportivi osserva e si deve anche difendere dalle scommesse illecite. E’ oggi mio intendimento – ha sottolineato Abodi – riproporre questa proposta, che prima era forse intempestiva perchè rientrava ancora in un approccio che aveva portato al divieto di pubblicità. Il diritto alla scommessa negli altri paesi europei c’è, serve a riconoscere agli organizzatori qualcosa e permette anche di fare politiche di contrasto alla ludopatia. C’è bisogno di comunicazione, è inutile che clandestinizziamo un settore che c’è e produce ricchezza. C’è bisogno di una linea di demarcazione netta, che solo la comunicazione può determinare, tra il lecito e l’illecito. Penso al Totocalcio, lo abbiamo ripristinato ma non lo sa nessuno perché non si può comunicare. Quindi gli effetti benefici del Totocalcio, che hanno destinato una percentuale anche a Sport e Salute per attività sociali, di fatto non producono quasi niente perchè non si sa, non si conosce. Quindi lavoriamoci insieme”.
La Redazione