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ATS Val Padana approva quinta edizione del “Piano locale per il contrasto al gap”

Approvata la quinta edizione del “Piano Locale per il contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico” (Piano gap).  L’ok arriva dall’ ATS della Val Padana in coerenza con le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e con il ‘Piano di Attività Regionale Lombardo per il Contrasto al Gioco d’Azzardo’. L’ obiettivo è quello di garantire la prosecuzione dell’erogazione delle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alla comunità ed in modo particolare alle persone affette da disturbo da gioco d’azzardo (dga). Il nuovo Piano intende rafforzare, anche a livello locale, la strategia regionale degli interventi di prevenzione e contrasto al gap, attraverso l’ulteriore implementazione di azioni integrate, intersettoriali e multistakeholder fondate su criteri di equità, appropriatezza, innovazione e sostenibilità. 

“L’impatto psicologico della pandemia ha determinato, anche sul nostro territorio, un aumento delle situazioni di fragilità emotiva, sociale ed economica – dichiara Laura Rubagotti, dirigente della struttura promozione della salute e prevenzione fattori di rischio comportamentali di ATS -. Queste particolari condizioni costituiscono un importante fattore di rischio per i disturbi da gioco d’azzardo patologico e per le dipendenze in generale. Per questo motivo il nuovo Piano GAP, in continuità con le annualità precedenti, prevede un incremento dell’offerta di buone pratiche di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico, basate su evidenze scientifiche, nei contesti ‘scuola’, ‘luoghi di lavoro’ e nelle Comunità locali. Il Piano contempla, inoltre, azioni orientate all’aumento di conoscenze e competenze specifiche, finalizzate a sostenere processi di alfabetizzazione nei diversi target, nonché programmi orientati all’equità e al contrasto delle disuguaglianze di salute. La programmazione prevede la realizzazione, in stretta sinergia con i vari portatori d’interesse, di programmi educativi, informativi e formativi, rivolti alla popolazione generale e a popolazione target, e l’erogazione di interventi di prevenzione selettiva, rivolti a soggetti più vulnerabili”.

“Rafforzare politiche preventive del gioco d’azzardo nei nostri contesti territoriali significa discutere del tema, condividere i dati e le problematiche ad esso connesse, e rafforzare azioni di contrasto alla sua diffusione –spiega  Katja Avanzini, dirigente della struttura integrazione delle reti territoriali a sostegno dei programmi nazionali di ATS. Siamo di fronte ad una sfida complessa, determinata dalla duplice necessità di disinnescare i rischi connessi sia al gioco fisico sia (e soprattutto) al gioco virtuale. Il gioco online interessa in particolare le fasce più giovani e, per questo motivo, le azioni del Piano dovranno essere il più possibile integrate e complementari, al fine di rafforzarsi reciprocamente. Lavoreremo in rete con gli enti territoriali per regolare maggiormente la presenza dei luoghi di gioco d’azzardo e sostenere la centralità e il potenziamento del welfare locale”.

“Per la cura del disturbo da gioco d’azzardo risultano fondamentali le azioni finalizzate all’intercettazione precoce – conclude Amelia Anghinoni, dirigente psicologa della struttura salute mentale e dipendenze di ATS. Per questo il Piano prevede specifiche attività, informative e formative, rivolte agli operatori dei servizi sociosanitari territoriali, programmate con le ASST di Crema, di Cremona e di Mantova e con il Servizio Multidisciplinare Integrato ‘Il Filo’ di Ospitaletto di Marcaria, che vedono il coinvolgimento anche dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta. Inoltre, si prospetta l’attivazione di nuovi punti di ascolto diffusi, in particolare presso le Case di Comunità. Tali azioni, in sinergia con gli interventi di sensibilizzazione e aggancio precoce rivolti alla popolazione generale sul tema gap, consentiranno la divulgazione di informazioni corrette sul dga, perseguendo pertanto anche l’obiettivo di ridurre lo stigma e il pregiudizio che lo caratterizzano. Verranno, inoltre, potenziati i servizi di cura, garantendo, innanzitutto la continuità dell’operatività del personale dedicato e formato, con l’obiettivo di rafforzare la diagnosi precoce e l’intercettazione delle nuove dipendenze comportamentali, con particolare attenzione alla fascia dei minori e dei giovani”.

La Redazione

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