Clima rovente a Palazzo della regione Basilicata dove si discute di gap. In seguito alla proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Zullino, Vizziello, Baldassarre, Piro, Aliandro e Quarto “modifica alla legge regionale n.30 del 27/10/2014 – contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. (https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?sec=100133&otype=1120&id=224118) immediata la reazione del consigliere cinquestelle Gianni Perrino che ha tuonato: “un vero e proprio colpo di mano sull’impianto della legge regionale che, secondo il nostro punto di vista, è un regalo alla lobby dell’azzardo”.
Il testo della modifica alla legge prevederebbe infatti misure meno drastiche alla lotta al gioco d’azzardo patologico. “In un contesto nazionale e locale che fatica ancora ad affrontare con il dovuto senso di responsabilità il tema del gioco pubblico – si legge nella relazione che accompagna il provvedimento – si intende compiere un ulteriore ed importante passo in avanti nella costruzione di un impianto normativo ispirato non solo alla tutela della salute pubblica, con uno sguardo attento all’ordine pubblico ed alla sicurezza, ma anche ai profili occupazionali inevitabilmente coinvolti da misure restrittive dell’offerta pubblica di gioco”.
“In un colpo solo il fantastico sestetto di maggioranza propone di ammorbidire il distanziometro portandolo a 100 metri dai c.d luoghi sensibili e facendo scomparire gli oratori, gli impianti sportivi e centri giovanili dalle tipologie di strutture dalle quali gli esercizi slot devono tenersi a distanza”. Ha commentato Perrino (https://www.potenzanews.net/basilicata-gioco-dazzardo-le-misure-per-il-contrasto-si-sono-trasformate-in-un-jackpot-per-gli-operatori-di-questo-settore-a-dirlo/), aggiungendo: “Sparisce qualsiasi obbligo per gli esercizi che avrebbero dovuto adeguarsi al distanziometro entro il 31/12/2016 e si cancellano espressamente le competenze dei Comuni nella regolazione della materia; entrano a far parte dell’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo due non meglio precisati ‘rappresentanti delle associazioni di gioco di stato’, c’è spazio anche per qualche modifica semantica che trasforma gli ‘esercizi deslottizzati’ in ‘esercizi senza gioco d’azzardo’; ciliegina sulla torta vengono ridotte ad 1/6 1/3 le sanzioni minima e massima e annacquate fortemente le sansioni accessorie (sospensione attiva). Le misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (G.a.p.) si sono trasformate in un vero e proprio jackpot per gli operatori di questo settore”.
La Redazione